Italia: irregolare bulgara vende la figlia per il permesso di soggiorno

17 gennaio 2006 Una donna bulgara, Blagoeva Pavlina Costova, di 39 anni, ha venduto la propria figlia in cambio di un permesso di soggiorno e di una casa. Il fatto di cronaca è avvenuto a Vibo Valentia. La donna è stata posta agli arresti domiciliari, mentre l'uomo che ha preso con sé il bambino, Salvatore Milano, di 65 anni, è finito in carcere con l'accusa di alterazione di stato civile.

La bambina è stata ceduta subito dopo la nascita, in cambio l'uomo aveva promesso alla donna di risolvere i suoi problemi riguardo alla sua presenza irregolare in Italia. Milano si è presentato all'anagrafe registrando la bambina come propria, nata da una relazione extraconiugale. Qualche giorno dopo, la Costova si presenta in questura, dicendo di voler regolarizzare la propria posizione in Italia, in quanto ora ha una casa e un marito italiano, facendo riferimento a Milano.

Le investigazioni della Polizia portano alla scoperta della verità: la donna risiede insieme ad un gruppo di extracomunitari, mentre Milano convive con un'altra donna, che non vuole assolutamente curarsi della bambina. La Polizia sta ora indagando su cosa avesse intenzione di fare della bambina acquistata.

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