Italia: Luigi Scotti nominato Ministro di Grazia e Giustizia

mercoledì 6 febbraio 2008

Luigi Scotti, già sottosegretario presso il Ministero di Grazia e Giustizia, è stato nominato a capo del dicastero. La nomina, squisitamente formale in quanto il governo rimane in carica solo per lo svolgimento di affari urgenti, in quanto quest'oggi il presidente Giorgio Napolitano ha sciolto le camere e ha indetto le elezioni anticipate, arriva dopo la rinuncia di Romano Prodi all'interim.

Il Professore aveva accettato l'incarico dopo le dimissioni di Clemente Mastella a seguito dell'inchiesta nel quale sono coinvolti lui e sua moglie, Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania.

Scotti vanta una lunga e proficua esperienza nel campo giuridico: è stato infatti pretore, giudice, magistrato, fino all'elezione come componente del Consiglio Superiore della Magistratura nel 1976; successivamente, venne nominato magistrato alla Corte di Cassazione e presidente del Tribunale di Roma. Dopo gli incarichi nelle sedi giudiziarie, ha lavorato al ministero della giustizia fino a divenirne sottosegretario nel terminando Governo Prodi II.

Il fresco di nomina guardasigilli ha fatto intendere che la sua nomina non sarà formale, ma accompagnata da una serie di decisioni importanti; Scotti ha infatti detto: «Porterò avanti l'attività del Ministero già avviata. In due mesi si può fare ancora molto, sempre nell'ordinaria amministrazione. Io, d'altronde, sono un tenace lavoratore», per poi aggiungere, relativamente agli atti da compiere: «La realizzazione di un servizio unico di intercettazioni telefoniche, così come ci è imposto da una direttiva comunitaria e dalla legge Finanziaria; il recupero delle somme tra le pene pecuniarie di condanna da destinarsi alla Giustizia; il completamento del sistema informatico. Sono cose già avviate e bisogna ora completarle».

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