Israele e ANP: l'opinione pubblica si radicalizza
giovedì 5 febbraio 2009
Continuano i contatti al fine di raggiungere una tregua "stabile" tra Israele e la Striscia di Gaza. Da un lato le richieste di Hamas sono la riapertura dei valichi e l'eliminazione del blocco, dall'altra Israele chiede lo stop del lancio dei razzi e la liberazione del caporale Gilad Shalit, rapito nell'estate del 2006.
Nel frattempo in Israele fervono i preparativi per la giornata delle elezioni che si terranno il 10 febbraio per rinnovare i 120 seggi della knesset. I sondaggi danno in vantaggio al partito di destra Likud, guidato da Benjamin Netanyahu, con 27 seggi previsti, seguito dal centrista Kadima di Tzipi Livni, attualmente al governo. Più sepatati si pongono i laburisti di Ehud Barak e l'estrema destra di Yisrael Beiteinu, di Avigdor Lieberman, con 17 seggi previsti.
Sul versante dell'Autorità Nazionale Palestinese un sondaggio ha reso noto che Hamas ha superato come consensi al-Fatah, ed il 28,6% della popolazione voterebbe per l'organizzazione che comanda a Gaza contro il 27,9% in favore del partito di Abu Mazen.
Inoltre il sostegno della popolazione ad operazioni militari contro Israele è aumentato al 53,5%.
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modificaFonti
modifica- «Israele, la "calma" e la liberazione di Shalit» – il Tempo, 5 febbraio 2009.
- «Israele/ E' caos politico a pochi giorni dalle elezioni» – Affari Italiani, 5 febbraio 2009.
- «MO: Hamas supera al Fatah» – ANSA, 5 febbraio 2009.
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