Israele-Libano: dura battaglia a Marun al-Ras

23 luglio 2006

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Il villaggio-bunker di Marun al-Ras, nel sud del Libano, un'offensiva israeliana - condotta tra mercoledì e ieri - ha portato all'uccisione di una trentina di hezbollah. Secondo fonti militari, nel villaggio gli israeliani avrebbero trovato un vero e proprio arsenale, occultato all'interno di bunker.

Intanto, razzi palestinesi continuano a piovere sul Neghev israeliano: almeno cinque sono esplosi a Sderot, senza provocare vittime.

L'aeronautica israeliana ha colpito, tra la notte di ieri ed oggi, 150 «obiettivi terroristici» in Libano, lasciando cadere anche alcuni volantini contenenti l'ordine per gli abitanti di 13 villaggi di lasciare l'area, dirigendosi a nord. Presi di mira anche i mezzi di comunicazione: sono state bombardate, infatti, le antenne telefoniche e televisive a nord di Beirut.

Gli sciiti hanno sparato oltre 150 missili Katyusha nel nord di Israele: l'operazione ha provocato il ferimento di 19 persone, alcune delle quali versano in gravi condizioni.

Nella giornata di ieri, fonti palestinesi avevano diramato la notizia di un accordo politico per la cessazione unilaterale di razzi su Israele. L'esistenza di questo accordo è stata però smentita sia dalla Jihad islamica sia dai Martiri di al-Aqsa. Alcuni osservatori, comunque, hanno rilevato una sensibile diminuzione dell'intensità degli scontri lungo la Striscia di Gaza.

Secondo il sito del quotidiano israeliano Haaretz, «Alti funzionari ritengono che Israele abbia un consenso americano a continuare le operazioni contro Hezbollah almeno fino a domenica prossima».

La "San Giorgio" e l'"Aliseo" della Marina militare italiana hanno lasciato gli ormeggi per favorire l'eventuale prosecuzione delle operazioni di evacuazione del personale civile dal Libano. L'operazione è coordinata dal contrammiraglio Emilio Foltzer.

Fonti