Iran: Svelati segreti nucleari
mercoledì 3 dicembre 2008
L’Iran è accusato di sviluppare un programma nucleare a scopo militare. Tuttavia, dietro le accuse potrebbe celarsi una realtà enormemente più inquietante, come testimoniato da uno "spifferatore" di segreti militari. Un informatore ha svelato i segreti atomici relativi a uno dei regimi teocratici mediorientali ritenuti una minaccia per la pace mondiale: sarebbe potenzialmente già in grado di polverizzare il medioriente, l'Europa e lo stesso popolo israeliano. M. V., un appartenente alla resistenza pacifista il cui nome è stato tenuto segreto, ha rivelato a un primario giornale inglese informazioni e foto sulla presenza di un arsenale atomico clandestino all’interno di un paese dell’area mediorientale e sul relativo centro di produzione di bombe atomiche e di testate nucleari. M. V., uomo di origine semitica nato in un paese a maggioranza islamica, ha riferito i dettagli del progetto, compresa l’esatta ubicazione del quartier generale per la produzione di armi nucleari. La validità di queste rivelazioni è stata confermata dal Primo Ministro israeliano Ehud Olmert. M. V. ha affermato a vari enti giornalistici che il regime teocratico in cui si trova confinato non solo è gravemente sospettato di un programma di sviluppo di armamenti nucleari, ma, secondo le valutazioni degli esperti, può aver già sviluppato un vero e proprio arsenale costituito da oltre duecento bombe atomiche, potenzialmente in grado di distruggere, per esempio, le principali città europee e mediorientali. Lo scorso luglio, M. V. – dopo un processo a porte chiuse per “tradimento” e spionaggio, una pena di morte sfiorata, dopo oltre un decennio di isolamento solitario e quasi vent’anni di prigionia – ha dichiarato, in un appello pubblico, che continuano a essergli negati i diritti umani fondamentali (come la libertà di parola e di movimento). Inutili sono stati gli appelli fatti da Amnesty International e gli interessamenti di governi come quello, per esempio, norvegese. Neppure le istituzioni israeliane sono riuscite a cambiare lo status quo. E, clamorosamente, il governo italiano non sembra essersi mai interessato del suo caso, nonostante M. V. sia stato vittima di un vero e proprio rapimento su suolo italiano, anni addietro, ad opera dei servizi segreti del paese mediorientale oggetto delle rivelazioni di M. V., il quale è ora detenuto per le sue rivelazioni e per le sue presunte violazioni dei divieti di parlare con i giornalisti stranieri.
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