Incidente stradale nel tunnel del Frejus
4 giugno 2005
È di 2 morti e 20 intossicati, tra cui alcuni pompieri, il bilancio dell'incendio che si è sviluppato, questa sera, poco prima delle 18:00, nel tunnel stradale del Frejus, a 5,6 km dall'uscita Francese della galleria, che collega Francia ed Italia, smaltendo una grande quantità del traffico internazionale da e per l'Italia.
L'incidente, che ricorda per molte similitudini quello che colpì nel 1999 il traforo del Monte Bianco, causando la morte di 39 persone, riporta in primo piano la necessità di lavori di aggiornamento delle attuali strutture e la costruzione di una seconda galleria.
La causa dell'incendio, come dimostrano le immagini delle telecamere a circuito chiuso installate nel tunnel, è un mezzo pesante che trasportava pneumatici (partito dal Belgio e diretto a Bari) che, dopo aver perso gasolio, ha preso fuoco. Il camionista, il ventitreenne serbo Dalibor Viksanovic, immediatamente accortosi del pericolo, ha fermato il mezzo, e correndo in direzione del confine italiano insieme a Yannick Ayache, 31 anni e Adam Lorand Zsolt, 32, autisti degli altri due mezzi incendiatisi, per irraggiamento, nelle immediate vicinanze del primo camion. I tre sono stati poi raccolti da una vettura che sopraggiungeva, e che lo ha portato in salvo. Poco dopo, due autovetture ed un camion che sopraggiungevano in direzione opposta, riescono a passare incredibilmente indenni il punto dell'incidente, mentre un furgoncino del Sitaf, a causa del veloce aumentare della temperatura, si incendia a poca distanza.
I soccorsi, ostacolati dall'intenso calore sviluppato dall'incendio (oltre 1000 °C), e dal vento che soffiava dalla Francia verso l'Italia, hanno impiegato oltre 3 ore per giungere fino al luogo dell'incidente, e hanno terminato il loro lavoro solo poco prima delle 5:00 del giorno successivo, dopo quasi 12 ore di intervento.
Lungo il tragitto, sono stati rinvenuti le spoglie delle due uniche vittime del disastro. Si tratta di due autisti: il primo dei due, Doliban Vukanovic, 23 anni, slovacco, aveva trovato rifugio nella "nicchia 6", l'altro, Pavel Blanarovik, 24 anni, originario della Slovenia, si era rifugiato nella "nicchia 50", a poca distanza dal primo, ma a grande distanza dalla piazzola 44, dove si trovava il camion in fiamme, a dimostrazione dell'eccezionale calore sviluppato dall'incendio.
L'incidente sta causando inevitabili conseguenze nella circolazione stradale, che andranno aggravandosi con il passare delle ore, complicando cosi la già critica situazione del controesodo. Sono state istituite deviazioni verso il traforo del Monte Bianco (provocando le proteste degli ambientalisti). Il tunnel del Frejus, nel frattempo è stato chiuso e posto sotto sequestro. Non è ancora possibile stimare la data della riapertura, ma sono già stati indetti incontri tra le autorità italiane e francesi per discutere del delicato tema della sicurezza e della possibile costruzione di un altro traforo, parallelo a quello del Frejus.
Fonti
- «Incendio nel tunnel del Frejus: due morti» – Corriere.it, 4 giugno 2005.
- «Inferno nel Frejus bruciano 4 Tir "Almeno un morto" Soccorsi difficili» – Repubblica.it, 4 giugno 2005.
- «Incendio nel Frejus: 4 i veicoli coinvolti, soccorsi difficili» – Ansa, 4 giugno 2005.