Illinois: sparatoria alla Northern University, sette morti
venerdì 15 febbraio 2008
Sette persone sono morte, e altre 15 sono rimaste ferite, a seguito di una sparatoria nella Northern Illinois University, un ateneo della città di DeKalb, Illinois, Stati Uniti d'America.
Testimoni hanno riferito che l'omicida è uscito improvvisamente da dietro una tenda della sala Cole Hall, dinanzi l'auditorium, armato di un fucile e due pistole, ed ha iniziato a fare fuoco.
L'identità di colui che ha sparato non è stata resa nota, ma fonti ufficiali dell'università hanno fatto sapere che era arrivato nell'istituto nel semestre primaverile del 2007, e che probabilmente aveva già frequentato altre scuole statali dell'Illinois.
Molte delle vittime sono state trasportate nell'ospedale locale. Il Kishwaukee Community Hospital ha riferito di 18 persone portate nella struttura ospedaliera, ma solo due di queste sono state ricoverate: infatti, per otto di esse le condizioni generali ne hanno permesso le dimissioni in giornata, mentre altre 7 sono state trasferite in vari ospedali della regione per i trattamenti sanitari. Una delle vittime è deceduta al Kishwaukee Hospital, un'altra al St. Anthony's Hospital, mentre le altre quattro (escludendo l'assassino) sono morte sulla scena del crimine.
Le prime notizie hanno confermato che la sparatoria è iniziata alle 15.20 CST| (circa le 22.20 in Italia), quando è stato inserito un post sul sito dell'ateneo che informava della presenza di un uomo armato nell'edificio. Venti minuti dopo, sono state annunciate le sospensioni di tutte le lezioni in corso, e dieci minuti dopo il secondo annuncio, la segreteria della NIU hanno confermato la sparatoria, informando che il personale d'emergenza stava attivando tutte le procedure previste in questi casi.
«L'ambulanza ha portato via due studenti feriti davanti il mio dormitorio» ha detto una testimone, Dominique Broxton, al Chicago Tribune. «Non lo so, sto vedendo dei feriti. Dove sono io adesso, ci sono molti poliziotti, almeno una dozzina, e decine di automobili della polizia e autocarri dappertutto». George Gaynor, uno studente presente nella sala conferenze dove è avvenuta la sparatoria, ha detto che l'assassino era «bianco, magro, e indossava un berretto».
La polizia ha comunicato ufficialmente i nomi delle vittime: Daniel Parmenter, 20; Catalina Garcia, 19; Ryanne Mace, 20; and Julianna Gehant, 32. Tutti erano studenti alla NIU. I giornali di Chicago hanno inoltre riportato i nomi dei sopravvissuti:
- Joseph Peterson, un insegnante che stava tenendo una lezione al momento della sparatoria
- Patrick Korellias, studente in classe al momento della sparatoria
- J.D. Donohue, studente in classe al momento della sparatoria
- Ah-Num Rahman, studente in classe al momento della sparatoria
Ah-Num Rahman è stato trasferito al Good Samaritan Hospital a Downers Grove con proiettili in entrambe le braccia e in parte del viso, mentre gli altri tre sono stati curati al Kishwaukee Community Hospital.
Il presidente dell'università, John Peters, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'assassino in una conferenza stampa tenutasi subito dopo la fine della sparatoria; il giovane era uno studente, trasferitosi dall'Università dell'Illinois all'Urbana-Champaign, il migliore ateneo dell'Illinois, per l'anno accademico in corso. Il bandito frequentava un corso di laurea in sociologia, con una specializzazione in pace e giustizia sociale. Era presente nella scuola già dal 2006, e faceva parte del comitato degli studenti dell'ateneo.
La Northern Illinois University è stata chiusa a tempo indeterminato, e fonti ufficiali hanno annunciato la cancellazione di tutti gli eventi atletici, in casa e in trasferta, previsti fino al 17 febbraio.
I recenti precedenti
Questo massacro non è certo privo di precedenti, e non occorrerà per questo risalire al massacro della Columbine del '99 o a quello del Virginia Polytechnic Institute and State University, dell'anno scorso. Appena pochi giorni addietro vi sono state altre 2 carneficine.
Un'altra strage in un campus, stavolta al Louisiana Technical College, di Baton Rouge, è accaduta il 7 febbraio scorso, alle 8.30. In quel caso si è trattato di una ragazza di 21 anni che ha fatto irruzione in una classe, ha ucciso altre due ragazze di 23 e 26 anni e poi si è sparata con il suo fucile. Pare che i colpi siano stati esplosi sapendo dove e chi colpire, probabilmente si trattava di omicidio premeditato. È il primo caso del genere in cui lo shooter è una donna.
Ma non è la sola strage avvenuta recentemente perché un altro episodio ha visto cadere altre sei vittime a Kirkwood, Missouri. Qui giovedì 7 febbraio un uomo cinquantenne sofferente di depressione, e in particolare adirato per avere perso una causa contro il comune (gestiva una ditta di trasporti), ha fatto irruzione nel municipio e ha sparato contro chiunque gli capitasse sotto tiro con 2 pistole. Ha ucciso il poliziotto di guardia, poi 3 funzionari, un altro poliziotto, ferendo anche altre due persone tra cui il sindaco, gravemente colpito alla testa e che era il suo obiettivo. Infine è stato ucciso da altri poliziotti.
L'autore del massacro è Charles Lee Thornton, detto Cookie e molto conosciuto nel piccolo municipio, anche per le crescenti polemiche e alterchi nelle riunioni del consiglio comunale. I recenti problemi devono averne peggiorato lo stato mentale, ma per questo e per gli altri casi forti sono le polemiche sulla vendita di grandi quantità di armi in mano a cittadini poco o nulla controllati, anche per via della lobbiyng esercitata dai produttori di armi leggere e da associazioni come la nota National Rifle Association.
Tuttavia il continuo verificarsi di sparatorie in scuole, campus, centri commerciali, municipi in appena un anno dalla strage del Virginia Tech non pare avere minimamente portato ad affrontare politicamente il problema del restringere la facoltà dell'acquisto e detenzione di armi, in certi stati americani possibile anche per corrispondenza.
Fonti
- Marina Della Croce «Usa in armi. Strage al college e in municipio» – Il Manifesto, 9 febbraio 2008.