Il lodo Schifani-bis approvato dal Cdm, ora passa alle camere

venerdì 27 giugno 2008

Il Consiglio dei Ministri, tenutosi oggi a Palazzo Chigi, ha approvato il lodo Schifani-bis, il Disegno di legge che prevede l'immunità per le prime 4 cariche dello stato italiano.

A confermarlo, sono fonti ministeriali. Questo progetto, se approvato, introdurrà l'immunità da processi e infrazioni non riguardanti il loro incarico istituzionale, per il Presidente della Repubblica, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Presidente del Consiglio dei ministri.

Il Ministro della Difesa, La Russa ha affermato: «Siamo di fronte a un ddl di un articolo unico e per noi i tempi possono essere rapidissimi, sempre ché non ci siano preclusioni ideologiche o atteggiamenti dell'opposizione puramente ostruzionistici».

Nell'opposizione, al solito, quello che più ha inveito contro il lodo Schifani-bis, ora chiamato anche «Lodo Alfano», è Antonio di Pietro, pronto a tentare un referendum abrogativo. Le sue parole non lasciano dubbi sulla sua posizione. Già due giorni fa, nel dibattito parlamentare ha attaccato Silvio Berlusconi: «Conoscendola, signor Presidente del Consiglio che non c'è, sapevamo e sappiamo bene che lei è solo un furbo venditore di fumo che vuole far credere ai cittadini che si sarebbe messo a fare politica per risolvere i loro bisogni» e via di seguito. Oggi ha continuato: «Si tratta in sostanza di non far processare Berlusconi quando il processo è già arrivato alla fine, è assurdo che si fermi un processo che riguardi il presidente del Consiglio che era già iniziato prima che diventasse premier e che lo si faccia soltanto perché fa il presidente del Consiglio».

Di Pietro, che sul suo blog definisce la Lodo-Schifani bis come «una vergogna correlata alla vergogna dell'emendamento blocca-processi», ricorda che il 7 luglio ci sarà l'udienza del processo Mills a carico anche di Berlusconi, mentre l'8 luglio si terrà una prima manifestazione a Piazza Navona e piazza del Pantheon, alle 18. Infatti, rispetto all'attendismo di Walter Veltroni - che ha parlato di manifestazioni antigovernative, ma a partire da settembre prossimo - il leader dell'IdV ha deciso di rompere subito gli indugi, pur essendo molto aleatorio il successo delle manifestazioni di piazza negli assolati mesi estivi.

Fonti