Il Governo italiano dà il via libera a 350.000 immigrati

21 luglio 2006

Durante la riunione di oggi, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che consentirà l'ingresso di 350mila lavoratori extracomunitari in Italia.

Il Ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha dichiarato: «A fine settembre avremo l'efficacia del nuovo provvedimento sui flussi. Questo decreto colma il gap tra domande arrivate e quelle accettate». Precisa, tuttavia, il Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, che «il segnale del Consiglio dei ministri non è che si apre a tutti», poiché lo scopo dell'Esecutivo è quello di «combattere l'immigrazione clandestina attraverso una politica più aperta e intelligente dell'immigrazione regolare». Soddisfazione è stata espressa anche da Paolo De Castro, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: «Si tratta di un importante aiuto per un settore che da anni si avvale di questi lavoratori provenienti dall'estero per far fronte compiutamente alle esigenze produttive».

I commenti

Positiva la reazione della Coldiretti: «L'immigrazione legale - ha sottolineato il presidente Paolo Bedoni - è una risorsa per l'agricoltura made in Italy dove gli ingressi devono dare una risposta adeguata ai bisogni delle imprese e alle aspettative dei lavoratori». Pollice alzato anche dai sindacati: il segretario generale Cgil, Guglielmo Epifani, ha affermato: «Mi auguro che il prossimo passo sia quello di prevedere la cittadinanza per i figli dei cittadini migranti che nascono nel nostro paese, un segno di civiltà e di reale integrazione». Per la Cisl, poi, Raffaele Bonanni definisce le novità approvate dal Governo «buone notizie nei confronti di lavoratori e cittadini che vogliono integrarsi in Italia nel rispetto delle regole».

Critiche, invece, sono state sollevate dal Vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega nord): «Con 350mila ingressi impossibile l'integrazione».

Fonti