Giochi Olimpici Invernali 2006 biathlon primo caso di doping

16 febbraio 2006

Primo caso di doping alle Olimpiadi invernali di Torino modifica

Il primo caso di doping delle Olimpiadi invernali di Torino arriva dal biathlon femminile e costa una medaglia d'argento.
La biathleta russa Olga Pyleva, 30 anni, è risultata positiva ad uno stimolante utilizzato per uso militare e aerospaziale, il carphedon, presente tra le sostanze proibite dal 1998.
La russa è stata così costretta a restituire la medaglia d'argento conquistata lunedì 13 febbraio nella 15 km.
Poiché il biathlon si è svolto a Cesana, in provincia di Torino, sarà la procura del capoluogo ad occuparsi del caso. La Pyleva è stata formalmente indagata per violazione della legge sul doping. I magistrati, che hanno intenzione di interrogarla, potranno farlo solo per rogatoria, in quanto l'atleta è già tornata in Russia.

18 febbraio 2006

È giunta la notizia che la Pyleva è stata squalificata per due anni. Intanto altri due fondisti russi sono stati fermati per 5 giorni a causa dell'ematocrito alto. Si tratta di Natalia Matveeva e Nikolai Pankratov. I due, appartenevano al gruppo di atleti già fermato per motivi simili alcuni giorni fa, in attesa che il livello tornasse nella norma.
Il caso più clamoroso è arrivato dalla fondista Evi Sthele Sachenbacher fermata 5 giorni prima della 15km ad inseguimento, che si è rifatta oggi vincendo l'argento nella staffetta 4x5 km.

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