Far west Calabria. Triplice omicidio nella piana di Gioia Tauro

mercoledì 29 agosto 2012

Panorama della Piana di Gioia Tauro

Una scena da far west si è materializzata la notte scorsa a Rizziconi, agglomerato agricolo del Circondario di Palmi, nella provincia di Reggio Calabria, cresciuto in maniera caotica e disorganica per l'assenza di ogni pianificazione urbanistica, già tristemente noto alle cronache, al pari di altri abitati della Piana di Gioia Tauro, per le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni locali.

Nella piazzetta prospiciente la scuola elementare, accasciati nel sangue, stavano i corpi di tre uomini, un padre e i suoi due figli: Reno Borgese, di 48 anni, e Antonio e Francesco Borgese, di 27 e 21 anni, ammazzati da sei colpi di una calibro 9.

Ignoto il movente della carneficina. A indagare sul caso è la squadra mobile di Reggio e il commissariato di Gioia Tauro. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, anche se, in questo caso, il profilo delle vittime, a lor dire, non sembra far propendere per la pista, apparentemente privilegiata, di una faida interna alla 'ndrangheta, la cui rete criminale tiene in scacco l'intera zona.

Le vittime della sparatoria erano tutte incensurate e, almeno apparentemente, dedite a un'attività onesta: sembra, infatti, che si guadagnassero da vivere con la conduzione di una piccola autofficina nel paese. Potrebbe trattarsi quindi di un regolamento di conti per lo strascico di qualche faccenda privata, motivi di denaro o di interessi, o del tragico epilogo di qualche vicenda passionale.

Rimane anche da chiarire la dinamica del triplice omicidio, se questo, ad esempio, sia avvenuto in maniera premeditata o sia deflagrato al culmine di una lite. Un compito non facile per gli investigatori, che si troveranno di fronte il consueto ostacolo costituito dalla rete di rapporti omertosi.

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