Economia: prima settimana del 2008 nera per le borse

venerdì 4 gennaio 2008

L'anno nuovo non sembra portare belle notizie per l'economia mondiale, a cominciare dalle borse, che registrano forti perdite, sulla scia del pessimismo causato dal petrolio che, per la prima volta nella storia, ha superato i 100 dollari al barile. Tutti gli indici azionari, dall'Europa agli Stati Uniti d'America, aprono il 2008 così come hanno chiuso i bilanci del 2007: in rosso.

Nella sola giornata di oggi, venerdì 4 gennaio, i mercati europei hanno perso una somma quantificabile in 160 miliardi di euro. Gli indici nazionali si sono comportati in questo modo:

Anche a Wall Street prevale un marcato segno meno: il Dow Jones ha perso l'1,96%, il Nasdaq il 3,77% e lo Standard and Poor's 500 il 2,46%. Sempre sul fronte statunitense, si sono registrati i commenti dei massimi esponenti dell'economia a stelle e strisce: Ben Bernanke, della Federal Reserve e Henry Paulson, segretario del Tesoro (l'equivalente del ministro dell'economia) hanno parlato di un possibile rallentamento della crescita economica; Bernanke ha dichiarato: "La nostra economia ha fondamenta solide, ma non si può dare per scontata la crescita economica.

Sul fronte dei cambi, con il dollaro che entro il 30 gennaio potrebbe vedere ritoccati i tassi di interesse fino al 3,75%, la moneta unica europea si è attestata intorno a 1,475 dollari.

Per il mercato automobilistico, che negli USA ha presentato dati molto deludenti sulle vendite, ne ha risentito anche Piazza Affari: il titolo FIAT, che per tutto il 2007 ha fatto registrare dei guadagni che alla fine dell'anno si sono consolidati ben oltre il 20%, ha perso quest'oggi, anche a causa della volatilità dei mercati, oltre 7 punti percentuali.