Due carabinieri picchiano a sangue un immigrato a Sassuolo

28 febbraio 2006

Tutto è iniziato il 19 febbraio, quando una telefonata ha avvertito i carabinieri di Sassuolo che un immigrato marocchino ubriaco stava tirando delle bottiglie contro una sede della CISL. Sono subito arrivati due carabinieri in uniforme e un poliziotto in borghese che hanno fermato l'extracomunitario, Idrissi di 29 anni che al momento si trovava in mutande, per arrestarlo, ma questi ha iniziato a opporre resistenza.

Sembra che nell'iniziale colluttazione uno dei carabinieri abbia ricevuto un pugno in faccia e allora è scattata la violenza da parte delle forze dell'ordine, che hanno iniziato a picchiarlo a sangue sull'asfalto. Poi l'hanno fatto rialzare e, tenendolo fermo contro la volante, gli hanno inferto pesanti colpi a turno facendolo di nuovo stramazzare a terra, sotto gli occhi allibiti degli abitanti. Infine uno dei due militari, pesante più di 100 chili, si è messo a saltare sul ragazzo, provocando le proteste delle persone che erano presenti, alle quali ha risposto: «che cazzo vuoi, vaffanculo!»

Oltre agli occhi della folla però, era presente la telecamera di un telefonino che ha ripreso tutto e il filmato è stato pubblicato sul sito Internet dei giovani musulmani, che successivamente lo ha ritirato per non strumentalizzare le forze dell'ordine che compiono onestamente il loro lavoro. I maggiori telegiornali italiani hanno trasmesso le drammatiche immagini della violenza subita e la storia è uscita allo scoperto. I due carabinieri sono stati immediatamente trasferiti e la Procura di Modena ha avviato un'indagine sul vicebrigadiere ed sul carabiniere per lesioni aggravate.

Ora il militare da 100 chili fa il piantone, mentre l’altro svolge il suo lavoro in un ufficio, entrambi a Bologna. La vittima del pestaggio invece è finita in carcere, condannato a 6 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

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