Discussione:Mike Bongiorno è morto/Commenti
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Mike era un grande,era il RE della TV,il "propietario" della TV.......CHE TRISTEZZA!!!!!
a mike
modificacarissimo amico Mike, te ne sei andato in silenzio,ma lasci a noi la tua allegria . ciao Mike fai un buon viaggio. Il tuo ricordo viaggera nel tempo della vita di tutte le persone che si ricordano Allegria
Gerry
modificaAnche Gerry Scotti commosso lo ricorda: http://www.tvblog.it/post/15607/la-morte-di-mike-bongiorno-gerry-scotti-commosso-ugualmente-in-onda-con-il-milionario-come-avrebbe-voluto-lui così come lo ha fatto Rita dalla Chiesa.
Andrebbero inseriti anche i loro commenti :) Io purtroppo ora devo partire, per circa 3 giorni in Toscana :) --└DarkAp89┘┌talk┐ 22:06, 8 set 2009 (CEST)
-Cosa dire sulla morte? Meglio ricordare i morti come fossero vivi, così come vuole la memoria di ogni uno dei vivi: Ricordo da sempre Buongiorno, e la risposta in 'buona notte vecchio mondo' cantata con il cilindro e la gardenia da Domenico (Mimmo) Modugno rimane il messaggio più realistico della virtualità nelle eterne immagini televisive; la radio e la TV, il bianco e nero, i colori e il satellitare, non credo che si possa giungere al teletrasporto, mancano i tempi e le risorse vanno verso strade preoccupanti ad energie non tollerabili e nucleari, il serio sorriso a testa e occhi un poco bassi del Dott. Buongiorno ci starebbe proprio a pennello; sono così tante le immagini intelligenti dei conteggi matematici fatti fare volutamente a terzi notai per avere conferme e non per deficienza che diventano innumerevoli e infinite le volte che disse "sono scarso in aritmetica"; il fratello, il padre, il nonno, il bisnonno è sempre lo stesso ironico Mike made by US il firmatario del tempo passato d'avanti alle domande e al tentato anticipo delle risposte dai telespettatori a indovinare, dal genio intellettivo di Umberto Eco sino all'operaio della FIAT e senza discriminazioni di classe e a pari dignità; Non ci sarà un'altro Mike e la TV è di per se oblio nel perduto tempo. Enzo Sanfilippo ( vincentsanphilip@yahoo.com )
è stato la cartina tornasole dell'italia che cambia dai primi anni 60 ai giorni nostri...un esempio di laboriosità condotto con passione fino all'ultimo. un esempio per chiunque.."storico"
Commenti
modifica"Secondo me, l'08/09/2009 alle 11:30 se ne andata la televisione italiana. Ma purtroppo il mondo cammina signori, io oso dire solo una cosa: il saluto più cordiale che diceva Mike: Allegria!" 08:26, 9 set 2009 (CEST)
Ricordo
modificaNel 1957, quando avevo 4 anni, vidi per la prima volta la televisione nella piazza principale di Montecatini Terme, dove un apparecchio era stato posto fuori, in modo che la folla potesse vedere il programma. Era "Lascia o raddoppia?" (Lo ricordo perchè me lo disse mio padre). Voglio con questo dire che Mike, con i suoi programmi, ha accompagnato molti di noi per un bel pezzo di vita. Ed è stato egli stesso veramente un pezzo della televisione italiana. Aggiungo poi che per la sua correttezza sia umana che professionale e per il suo savoir faire Mike era veramente un Gentiluomo. ---Ricce 12:19, 9 set 2009 (CEST)
UN MIKE PER TUTTE LE STAGIONI
modificadi Antonio Garganese (http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Antonio_Garganese)
Per chi-come me-è nato con la televisione-Mike Bongiorno è stato veramente (assieme a diversi altri personaggi) una sorta di pedagogo attraverso lo schermo italico, che tutti amministrava. E’ facile oggi tanto spendere fiumi di pur autentico rimpianto per lui, come “denigrarlo”, ridurne la sua reale portata “storica” in oltre un cinquantennio di spettacolo radiotelevisivo. Sui giornali “on-line”, nei tanti blog su “Internet”, si può leggere davvero di tutto. Dal sincero dispiacere, all’invettiva più sarcastica (ed inopportuna). Nella serata dell’ “8 settembre” (nessuno ha notato la “coincidenza” storica…?) sulle reti RAI, Mediaset, La7 è stato un ovvio rincorrersi di clip, repliche-fiume degli ultimi speciali ai quali il grande Mike aveva partecipato. Per molti un giusto tributare, per altri il solito eccesso “coccodrillesco”, di tipica impronta italiana pronta all’ esasperazione. E’ stato così in altre circostanze, ricordiamocelo, perché il mezzo televisivo è anche questo. Ma dando a Cesare quel che è di Cesare, ricorderemo l’ ineffabile Bongiorno come un pezzo importante (e assai) della vita culturale del nostro Paese. Essa (la cultura), che non è “alta” o “bassa”, ma fenomeno unitario per quanto complesso, ha infinite strade per giungere tra la gente e Mike ha saputo partecipare-con la propria professionalità-alla sua diffusione, in un tempo lunghissimo. Spiace piuttosto vedere che tanto Mediaset quanto la RAI, l’abbiano dimenticato verso la fine. E sapere, della “rifiutata” idea per una storia della TV cinquantenaria, di cui egli sarebbe stato l’eccellente ed ancora una volta insuperabile conduttore. Lo ricordiamo con affetto e simpatia autentici. Lui, Mike, se lo merita. --Antonio_Garganese (talk) 16:10, 10 set 2009 (CEST) (http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Antonio_Garganese) ___________________________________________________________
addio mike !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
[Inserito da chi? --rusalka55 (talk) 20:10, 11 set 2009 (CEST)]
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RI-FENOMENOLOGIA DI MIKE BONGIORNO
modificadi Antonio Garganese (http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Antonio_Garganese)
Dopo i contrasti d’opinione sul clamore alla morte del Mike nazionale, adesso divampano quelle sull’opportunità dei suoi funerali di Stato. Va a finire, che in una qualche misura (almeno) Eco avesse “ragione”. Se non altro ad intravedere in Bongiorno, sin dall’inizio, un serio caso di indagine. Ma tale analisi-si intende-non investe la sua persona soltanto, bensì ed anche l’ “atteggiamento” della popolazione. Infatti è stato proprio il popolo italiano, in ogni sua componente, “nobile” e “plebea”, vecchi e giovani, i media e “tutti” i giornali (finanche l’”Osservatore Romano” etc.), tutto l’ arco istituzionale compreso il Presidente della Repubblica, a riconoscergli un apporto speciale nella storia e società italiana del dopoguerra e a tributargli “gli onori”. Ciò è significativo al massimo grado. O qualcuno vuol parlare di “isteria” collettiva? Non penso che personalmente Bongiorno desiderasse tanto (intendo le esequie solenni). A lui bastava, da tempo, quella simpatia che il pubblico in larghissima percentuale, gli dimostrava da mezzo secolo, premio ad una vita intensa. Era popolare dunque, come pochi altri, più del Primo Ministro che adesso orchestra questo estremo addio, per sensi di colpa (?) o secondi fini. Dovevano eleggerlo senatore piuttosto. Dovevano richiamarlo in RAI. Dovevano “almeno” salutarlo educatamente a Mediaset. Il nostro è un Paese così, fatto di contraddizioni. Eterne. Addio, “vecchio”Mike!--rusalka55 (talk) 20:10, 11 set 2009 (CEST)