Dallas: cinque agenti uccisi in una sparatoria

venerdì 8 luglio 2016 La notte scorsa alle 20:45 circa ora locale (le 3:45 della mattina in Italia), a Dallas una violenta sparatoria ha causato la morte di cinque agenti di polizia e il ferimento di altri sei durante una protesta contro le uccisioni di afroamericani da parte delle forze dell'ordine. La protesta era in atto dopo che nei giorni scorsi due uomini afroamericani sono morti in altrettanti incidenti, Philando Castile in Minnesota e Alton Sterling in Louisiana.

Secondo le prima dichiarazioni del corpo di polizia del Texas, la sparatoria sarebbe nata dopo che quattro uomini hanno aperto il fuoco sugli agenti. Dopo lo scontro a fuoco, uno degli assalitori si sarebbe tolto la vita e altri due uomini sono stati arrestati.

La sparatoria di stanotte segna il giorno con più vittime nel corpo di polizia dopo l'attentato dell'11 settembre 2001.

Il presidente Obama, in visita istituzionale in Polonia, ha definito la sparatoria come un «feroce, calcolato e terribile attacco alle forze dell'ordine».

Il capo della polizia di Dallas, David Brown, ha affermato che gli uomini del commando avrebbero agito assieme: due erano appostati sui tetti dei palazzi con fucili da cecchino e hanno sparato agli agenti alla schiena da una posizione elevata, mentre altri, armati con fucili d'assalto, avrebbero sparato da dietro le colonne di alcuni edifici. Brown ha definito l'attacco come una perfetta imboscata, cominciata quando la protesta volgeva al termine.

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