Coppa Davis: Italia ai quarti di finale
lunedì 4 febbraio 2013 Si è conclusa ieri la tre giorni dedicata al tennis per squadre nazionali maschili, con la disputa del primo turno di Coppa Davis, corrispondente agli ottavi di finale. Come prevede il regolamento, le squadre vincitrici della rispettiva eliminatoria si qualificano ai quarti di finale e si assicurano la partecipazione al Gruppo Mondiale della prossima edizione (2014). Le squadre sconfitte dovranno invece disputare i canonici spareggi per la permanenza insieme alle squadre promosse dalle fasi zonali (ancora da stabilire). Si qualificano ai quarti in ordine alfabetico Argentina, Canada, Francia, Italia, Kazakistan, Repubblica Ceca, Serbia e Stati Uniti. Eliminate invece Austria, Belgio, Brasile, Croazia, Germania, Israele, Spagna e Svizzera. I quarti di finale sono previsti tra venerdì e domenica 5-7 aprile 2013. Bisognerà invece attendere il fine settimana del 13-15 settembre per conoscere gli esiti degli spareggi per il Gruppo Mondiale.
Dopo 15 anni, l'Italia torna a qualificarsi ai quarti di finale della Coppa Davis, sconfiggendo un avversario complessivamente di pari livello, ma con un miglior ranking. Sulla terra rossa del Palavela di Torino gli azzurri capitanati da Corrado Barazzutti schierano come singolaristi Andreas Seppi (n° 18) e Fabio Fognini (n° 44), mentre il doppio è affidato allo stesso Fognini e a Simone Bolelli. Paolo Lorenzi (n° 61) è convocato come riserva. I croati guidati da Željko Krajan portano Marin Čilić (n° 13), Ivan Dodig (n° 59) insieme a Nikola Mektić e Mate Pavić, che però non scendono in campo.
Il primo incontro era previsto tra Fognini e Čilić. Tuttavia i sintomi influenzali che colpiscono Fognini, convincono Barazzutti a risparmiarlo per il fondamentale incontro di doppio, vista la più che probabile vittoria del tennista croato. Fognini viene quindi sostituito da Lorenzi che viene sconfitto obbligando Čilić a sudare le proverbiali sette camicie, in un incontro conclusosi solo dopo il quinto set e quasi quattro ore di gioco: 6-1, 66-7, 4-6, 6-3, 6-2. Il primo giorno si chiude con la pronosticata vittoria di Seppi su Dodig in quattro set 6-2, 62-7, 6-4, 6-4. Il secondo giorno è dedicato al doppio, fondamentale per le speranze italiane di passare il turno. La coppia Fognini-Bolelli sconfigge in quattro set Cilic-Dodig 3-6, 6-1, 6-3, 7-611. L'Italia è quindi avanti 2-1. Il terzo giorno si apre con lo scontro fra i numeri uno, Seppi contro Čilić. Prevale nettamente, e con più facilità del previsto, il croato, che si impone 6-3, 6-3, 7-5. Fognini si incarica di conquistare il punto decisivo per l'Italia sconfiggendo Dodig 4-6, 6-4, 6-4, 6-4. L'Italia nei quarti di finale affronterà il Canada.
Sul cemento di Vancouver, per la prima volta nella storia il Canada supera gli ottavi di finale, sconfiggendo la Spagna, numero uno del mondo nonché vice-campione in carica, e vincitrice di 5 delle ultime 13 edizioni del torneo. Per onor del vero, il risultato è stato in larga parte reso possibile a seguito della rinuncia alla convocazione dei migliori tennisti spagnoli Nadal, Ferrer, Almagro e Verdasco, rispettivamente numero 4, numero 5, numero 11 e numero 24 al mondo, che fanno della Spagna oggettivamente la miglior squadra al mondo, quando si ritrova al completo. Capitan Corretja convoca Marcel Granollers (n° 34), Albert Ramos (n° 51), Guillermo García-López (n° 82) e il doppista Marc López. Da parte canadese Martin Laurendeau chiama Milos Raonic (n° 15), Vasek Pospisil (n° 131), Frank Dancevic (n° 166) e per il doppio il quarantenne Daniel Nestor, numero 4 al mondo della specialità.
Considerata la netta superiorità di Raonic, la Spagna è costretta a vincere il doppio ed entrambi i singolari che non vedono coinvolto il numero 15 del mondo, se vuole passare il turno. Dopo la vittoria di Raonic nell'incontro di apertura in quattro set contro Ramos, Granollers subisce tuttavia una vera e propria disfatta contro Dancevic 6-1, 6-2, 6-2, il che rende la missione spagnola piuttosto improba. Granollers e López conquistano il doppio in cinque set, per tenere vive le speranze spagnole, ma Raonic si sbarazza senza patemi di García-López, chiudendo quindi l'eliminatoria in anticipo, e rendendo inutile l'ultimo incontro fra Dancevic e Ramos, per la cronaca vinto dallo spagnolo in due set, come previsto dal regolamento. Il Canada affronterà l'Italia nei quarti di finale.
Sulla terra rossa dello Spiroudome di Charleroi, i padroni di casa del Belgio non riescono nell'impresa di avere la meglio sui favoriti serbi. Johan van Herck convoca il 22enne David Goffin (n° 50), Steve Darcis (n° 96), Ruben Bemelmans (n° 119) e Olivier Rochus (n° 127). Il capitano serbo, Bogdan Obradović, può invece contare sul numero 1 del mondo Novak Djoković, Viktor Troicki (n° 39), Boris Pashanski (n° 174) in sostituzione del rinunciatario Janko Tipsarević numero 9, e il doppista Nenad Zimonjić.
Il primo incontro che vede affrontarsi Goffin e Troicki è sicuramente il più equilibrato di tutti. Il belga parte in quarta chiudendo i primi due set 6-1, 6-3 e dopo un combattutissimo terzo vinto da Troicki al tie-break (5), il quarto e il quinto set premiano il serbo, che si impone in entrambi i casi con il punteggio di 6-4, completando così la sua rimonta e portando a casa il primo punto per la Serbia. Considerando che l'altro singolarista serbo è Djoković, le speranze belghe si spengono praticamente già dopo il primo incontro. Va sul velluto infatti il numero uno del mondo contro Rochus (6-3, 6-2, 6-2), mentre il punto decisivo viene conquistato già dal doppio Troicki/Zimonjić, che ha la meglio in quattro set sulla coppia Bemelmans/Darcis. Gli ultimi due incontri sono quindi ininfluenti, il che permette a Djoković e Troicki di non scendere in campo in favore di Pashanski e Zimonjić. Goffin e Darcis vincono i rispettivi incontri per rendere il punteggio globale meno severo. La Serbia affronterà nei quarti di finale gli Stati Uniti.
Molto combattuta l'eliminatoria fra statunitensi e brasiliani, disputata al Jacksonville Veterans Memorial Arena di Jacksonville (Florida), che viene decisa solo all'ultimo match in favore della squadra a stelle e strisce. Il capitano Jim Courier convoca John Isner (n° 16), Sam Querrey (n° 20), e i doppisti numero uno al mondo, i fratelli Mike e Bob Bryan. Da parte brasiliana, João Zwetsch porta Thomaz Bellucci (n° 36), Thiago Alves (n° 141) e i doppisti Marcelo Melo e Bruno Soares, rispettivamente n° 16 e 19 nella specialità.
La prima giornata si chiude sul 2-0 per i nordamericani che portano a casa gli incontri Querrey vs. Bellucci e Isner vs. Alves, entrambi in soli tre set. Il doppio del secondo giorno vede prevalere il duo brasiliano Melo-Soares sui fratelli Bryan in cinque sudati set. Le sorprese continuano il terzo giorno, che inizia con il successo di Bellucci su Isner, anch'esso in cinque set, e che permette al Brasile di pareggiare l'eliminatoria. Nell'ultimo e decisivo incontro, tuttavia, Querrey ha la meglio su Alves 4-6, 6-3, 6-4, 7-63. Gli Stati Uniti affronteranno la Serbia nei quarti di finale.
Senza storia l'accoppiamento Francia-Israele, con i padroni di casa che surclassano gli avversari in ogni aspetto, lasciando un solo set nei cinque incontri previsti sul cemento di Rouen. Jo-Wilfried Tsonga (n° 8), Richard Gasquet (n° 10), Julien Benneteau (n° 38) e Michaël Llodra (n° 65) i componenti del team francese convocati da Arnaud Clement. Eyal Ran deposita invece le sue scarse speranze su Dudi Sela (n° 106), Amir Weintraub (n° 173), Noam Okun (n° 1087) e il doppista Jonathan Erlich.
Il primo incontro vede Tsonga opposto a Weintraub, nell'unico match che si conclude in più di tre set: 6-3, 6-3, 4-6, 7-5. Il secondo incontro fra Gasquet e Sela vede la netta affermazione del francese 6-3, 6-2, 6-2. Il doppio Benneteau-Llodra si incarica di chiudere matematicamente i giochi sbarazzandosi di Erlich-Sela 7-63, 6-1, 6-0. Utili solo per le statistiche le vittorie di Llodra e Gasquet rispettivamente su Okun e Weintraub, che puntellano il risultato. La Francia affronterà l'Argentina nei quarti di finale.
Senza storia anche l'eliminatoria fra Argentina e Germania, disputata sulla terra rossa del Parque Roca, a Buenos Aires, nonostante l'assenza per rinuncia del numero 7 mondiale Juan Martín del Potro, e che proprio per questo motivo si annunciava molto più combattuta. I componenti della squadra argentina convocati dal capitano Martín Jaite sono Juan Mónaco (n° 12), Carlos Berlocq (n° 70), Horacio Zeballos (n° 71) e David Nalbandian (n° 88). Da parte tedesca Carsten Arriens chiama Philipp Kohlschreiber (n° 19), Florian Mayer (n° 28), Tobias Kamke (n° 93) e il doppista Christopher Kas.
Il primo singolare vede prevalere, a sorpresa, Berlocq su Kohlschreiber per ritiro del tedesco al quinto set, dopo che questi si trovava in vantaggio 5-4. Mónaco si incarica di allungare sul due a zero sconfiggendo Mayer in quattro set, ben poco combattuti se si esclude il primo vinto da Mayer al tie-break. Il secondo giorno il doppio Nalbandian/Zeballos ha la meglio su Kamke/Kas per 6-1, 6-4, 5-7, 6-2, offrendo il pass all'Argentina e chiudendo i conti. Ininfluenti gli ultimi due incontri vinti in due set da Mónaco e Berlocq rispettivamente contro Kamke e Kas. Nei quarti di finale l'Argentina affronterà la Francia.
Considerando il ranking si trattava dell'eliminatoria più livellata verso il basso, dal momento che tutti i tennisti, escluso l'austriaco Melzer, sono oltre il numero 100. Per l'appuntamento sulla terra rossa di Astana, capitale kazaka, il capitano padrone di casa Dias Doskarayev convoca Mikhail Kukushkin (n° 155), Andrej Golubev (n° 187), Evgenij Korolëv (n° 211) e Jurij Schukin (n° 471). Da parte austriaca Clemens Trimmel raduna Jürgen Melzer (n° 30), Andreas Haider-Maurer (n° 107) e i doppisti Alexander Peya e Julian Knowle.
Il primo singolare vede prevalere Golubev su Haider-Maurer in tre set (7-62, 6-3, 7-65). Chiude la prima giornata il sorprendente successo di Korolëv su Melzer, anch'esso in soli tre set. A rimettere in carreggiata gli austriaci ci pensa il doppio Knowle/Peya che si sbarazza di Golubev/Schukin in tre set. Lo stesso Golubev scende in campo il terzo giorno per dare il punto decisivo alla propria squadra, sconfiggendo uno spento Melzer 4-6, 6-3, 6-4, 6-2. L'ultimo incontro previsto tra Korolëv e Haider-Maurer non viene disputato. Il Kazakistan affronterà nei quarti di finale i campioni in carica della Repubblica Ceca.
Orfana del numero 2 al mondo Roger Federer, la squadra svizzera capitanata da Severin Lüthi presenta ai posti di blocco Stanislas Wawrinka (n° 17), Marco Chiudinelli (n° 139), Henri Laaksonen (n° 289) e Michael Lammer (n° 357). Sul fronte ceco, per la trasferta sul cemento del Palexpo di Ginevra, capitan Jaroslav Navrátil convoca Tomáš Berdych (n° 6), Lukáš Rosol (n° 73), Ivo Minář (n° 192) e Jiří Veselý (n° 272). Rinuncia invece il numero 2 ceco e 31 al mondo, Radek Štěpánek, artefice del successo del suo Paese insieme a Berdych lo scorso anno.
Wawrinka si incarica di portare in vantaggio la Svizzera in un primo incontro senza storia contro Rosol, concluso con il punteggio di 6-4, 6-3, 6-4. Berdych pareggia i conti sconfiggendo Laaksonen 6-3, 6-2, 65-7, 6-1, chiudendo una prima giornata che non offre sorprese. Il doppio viene vinto dalla coppia ceca Berdych/Rosol su Chiudinelli/Wawrinka, in un incontro che fa la storia in quanto match più lungo di sempre in Coppa Davis: 6-4, 5-7, 6-4, 63-7, 24-22 dopo 7 ore e 2 minuti di gioco. Sul 2-1 per i cechi, Wawrinka è costretto a vincere il big match contro Berdych, ma ciò non avviene e il ceco si aggiudica l'incontro 6-3, 6-4, 3-6, 7-65, rendendo ininfluente l'ultimo incontro che vede vincitore lo svizzero Laaksonen su Veselý. La Repubblica Ceca affronterà nei quarti di finale il Kazakistan.
Fonti
modifica- «World Group 2013» – daviscup.com, 4 febbraio 2013.
Condividi questa notizia: