Comminata la prima sanzione per il mancato smaltimento di un satellite in orbita geostazionaria

venerdì 6 ottobre 2023

L'agenzia statunitense Commissione federale per le comunicazioni (Federal Communications Commission, FCC) ha comminato una sanzione di 150 000 dollari alla ditta DISH Network Corporation per non aver ottemperato ai termini contrattuali riguardo le disposizioni di fine servizio per il satellite per telecomunicazioni EchoStar VII, posto nella fase operativa su un'orbita geostazionaria.[1][2] È la prima volta che una tale misura viene adottata a livello internazionale.[3][4]

Nel 2001, il governo statunitense ha indicato delle procedure che tutti gli operatori spaziali operanti dagli Stati Uniti avrebbero dovuto adottare per ridurre il numero di detriti orbitanti prodotti dalle attività condotte nello spazio circumterrestre.[5] Per ottemperare a tali disposizioni, nell'approvare l'estensione della missione nel 2012, la Commissione federale per le comunicazioni si accordò con DISH Network affinché il satellite EchoStar VII, lanciato nel 2002, fosse spostato in un'orbita cimitero posta 300 km al di sopra dell'orbita geostazionaria all'approssimarsi dell'esaurimento del propellente.[3] In tal modo, il satellite, pur disattivato e divenuto quindi incapace di correggere le alterazioni che l'azione perturbativa del Sole, della Luna e del potenziale gravitazionale sferoidale della Terra avrebbero determinato alla sua traiettoria, non avrebbe corso il rischio di entrare in collisione con dei satelliti operativi.

Poiché il fattore che limita la vita di servizio dei satelliti è proprio il propellente, che spesso termina prima che gli strumenti di bordo abbiano subito dei guasti, gli operatori commerciali tendono a ritardare lo smaltimento, in modo da non averne delle perdite. Nel 2022, quando il satellite non eseguì una manovra come avrebbe dovuto, DISH Network comprese che il propellente a bordo era meno di quanto precedentemente stimato. EchoStar VII non fu quindi in grado di eseguire la manovra di smaltimento come era stata concordata ed è stato abbandonato su un'orbita posta a 122 km al di sopra di quella geostazionaria.[1]

Tenuto conto di ciò, la Commissione federale per le comunicazioni ha deciso di sanzionare DISH Network.[1] Per quanto la sanzione sia «poco più che simbolica»,[2][4] viene in questo modo stabilito un precedente.[4]

Fonti modifica

Note modifica

  1. 1,0 1,1 1,2 Will Wiquist, fonte cit., 2 ottobre 2023.
  2. 2,0 2,1 Marco Malaspina, fonte cit., 5 ottobre 2023.
  3. 3,0 3,1 Abené Clayton, fonte cit., 3 ottobre 2023.
  4. 4,0 4,1 4,2 Imran Rahman-Jones, fonte cit., 3 ottobre 2023.
  5. Governo degli Stati Uniti, fonte cit., novembre 2019.