Caso Roberto Calvi, assolti tutti gli imputati

mercoledì 6 giugno 2007

Il ponte dei Frati Neri, a Londra, sotto al quale Roberto Calvi fu ritrovato impiccato

Giuseppe "Pippo" Calò, Flavio Carboni, Ernesto Diotallevi, Silvano Vittor e Manuela Kleinszig, tutti imputati per la morte del banchiere italiano Roberto Calvi, sono stati assolti dalla seconda Corte d'Assise di Roma, presieduta dal dottor Lucio D'Andria, dopo la camera di consiglio iniziata ieri mattina.

Per i quattro uomini, il pubblico ministero Luca Tescaroli aveva chiesto la condanna all'ergastolo per concorso in omicidio, riservando l'assoluzione con formula piena all'unica donna imputata. Secondo l'accusa, infatti, i quattro, «avvalendosi delle organizzazioni di tipo mafioso denominate Cosa nostra e Camorra cagionavano la morte di Roberto Calvi al fine di: punirlo per essersi impadronito di notevoli quantitativi di denaro appartenenti alle predette organizzazioni; conseguire l'impunità, ottenere e conservare il profitto dei crimini commessi all'impiego e alla sostituzione di denaro di provenienza delittuosa; impedire a Calvi di esercitare il potere ricattatorio nei confronti dei referenti politico-istituzionali della massoneria, della Loggia P2 e dello Ior, con i quali avevano gestito investimenti e finanziamenti di cospicue somme di denaro».

La corte ha assolto, invece, Calò, Carboni, Diotallevi e Vittor con la vecchia formula della "insufficienza di prove" e la Kleinszig con formula piena. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Renato Borzone, Oreste Flaminii Minuto, Massimo Amoroso e Corrado Oliviero.

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