Caso Chiara Poggi: Alberto accusato di crudeltà

giovedì 30 agosto 2007

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Alberto Stasi, unico indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto, è stato accusato dalla procura di Vigevano di "crudeltà verso le persone". Inizialmente era circolata la voce che il ragazzo, secondo gli investigatori, fosse stato spinto da "motivi abietti e futili" ma ciò è stato smentito nel pomeriggio.

Le aggravanti sono state comunicate all'indagato dopo che al RIS è stato ordinato di effettuare accertamenti tecnici sul materiale raccolto dagli inquirenti. Il capello, o forse una fibra di un tappeto, e le particelle di tessuto trovate sulle mani della ventiseienne saranno analizzati dalla scientifica. Verranno pure effettuati controlli sui computer di Alberto (sia il portatile che il fisso), oltre che sulle tracce di sangue presenti nel luogo del delitto.

Le analisi degli abiti macchiati di sangue trovati in un canale a pochi chilometri da Garlasco non hanno fornito ulteriori elementi di prova.

Il fidanzato della ragazza e la famiglia di quest'ultima nomineranno, tramite i loro avvocati, i rispettivi consulenti per assistere il pm Rosa Muscio nel caso vengano richiesti esami urgenti.

I coniugi Poggi in giornata probabilmente potrebbero ritornare nella loro abitazione dopo che il loro legale aveva chiesto alla Muscio di permettere alla famiglia di recuperare "alcuni vestiti, i libri e il computer del fratello di Chiara".

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