Caparini rilancia Val Camonica provincia
domenica 1 febbraio 2009
Davide Carlo Caparini, deputato della Lega Nord, sembra nuovamente intenzionato a portare avanti il progetto di provincia per l'area della Val Camonica.
Con un asupericie di 1335 km², circa 114.000 abitanti, oltre 50 comuni, con tre comunità montane sul territorio e divisa attualmente tra due province (quella di Brescia e quella di Bergamo), se il progetto andasse in porto potrebbe divenire la tredicesima provincia lombarda. Ad essa potrebbe venire aggregata anche la sussidiaria Val di Scalve.
Il progetto di provincia è in parlamento dal 1994, e l'ultima versione della proposta è datata 30 aprile 2008. Il territorio però non raggiunge la soglia dei 200.000 residenti (neppure sommando i circa 4.300 abitanti della Val di Scalve), per cui si dovrebbe già pensare ad una delega particolare (come accaduto nel 1992 per Biella, Lodi, Crotone, Verbano-Cusio-Ossola e Vibo Valentia).
Davide Caparini: «La proposta di legge nel contesto attuale non è attuabile, però il legislatore deve tenere presente le istanze che arrivano dal territorio. Inoltre la proposta è innovativa, perché punta a ottenere una riduzione dei costi».
L'idea innovativa sarebbe quella di creare un ibrido intermedio tra Regione e Comuni, che sostituisca gli attuali BIM e Comunità Montana della Valle Camonica, con personale oscillante tra le 75 e le 157 unità portando ad una riduzione tra il 13 e il 26% del personale attuale.
Il nuovo ente potrebbe inoltre contare su entrate annuali correnti tra i 14 e 22 milioni di euro, mentre non verrebbero duplicati diversi uffici già presenti nella Provincia di Brescia.
Dura l'opinione del parlamentare contro Bacini imbriferi e delle Comunità montane: «sono soggetti che nel corso del tempo hanno ridotto la loro missione di funzionalità dal punto di vista amministrativo, mentre rimangono quali centri di costo e di potere».
Fonti
modifica- «La proposta impossibile» – il Sole 24 Ore, 28 gennaio 2009.
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