Bush chiederà al Congresso 245 miliardi di dollari per Afghanistan e Iraq

lunedì  5 febbraio 2007

Il presidente americano George W. Bush ha intenzione di chiedere al Congresso un aumento dei finanziamenti per le missioni in Afghanistan e Iraq fino a 245 miliardi di dollari, pur sapendo di dovere ingaggiare una battaglia con il partito Democratico americano, maggioranza al Congresso, che invece vuole utilizzare quei fondi per migliorare le strutture mediche per i bambini e per altri programmi interni.

Bush infatti ha ribadito di essere intenzionato anche a perseguire il suo obiettivo di effettuare dei tagli alle tasse, cosa che per i Democratici sarebbe "fiscalmente irresponsabile", proprio a causa delle spese dell'amministrazione.

Parlando alla CNN, Rob Portman, responsabile per il budget alla Casa Bianca, ha ribadito l'intenzione di Bush, affermando che verranno richiesti al congresso altri cento miliardi di dollari per l'anno fiscale 2007, che si chiuderà a settembre, cui si aggiungeranno altri 145 per l'anno successivo. Secondo Portman, il 90% di tali stanziamenti servirà per il finanziamento di operazioni militari e diplomatiche in Iraq, mentre il resto verrà impegnato in Afghanistan o comunque per combattere la "guerra al terrorismo".

Per i Democratici tutto questo è una "seria distrazione", in quanto gli Stati Uniti avrebbero già speso oltre 400 miliardi di dollari in Iraq: il leader dei democratici al Senato ha equiparato la gestione finanziaria della guerra in Iraq alla "costruzione di piscine olimpiche inutilizzabili in pieno deserto". Intanto Nancy Pelosi, presidente della Camera, ha inviato una lettera al presidente Bush per esortarlo a stornare quei fondi per migliorare il sistema sanitario per i bambini, che invece, secondo i media, potrebbe essere soggetto a tagli da parte dell'amministrazione.

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