Berlusconi: barzelletta sessista su Rosy Bindi con finale blasfemo
venerdì 1 ottobre 2010
Il fatto è accaduto in Abruzzo, in un giorno imprecisato del 2009, dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 e prima del G8 dell'Aquila. Silvio Berlusconi si rivolge a un gruppo di persone che lo accompagnano, tra cui alcuni militari dell'Esercito italiano: il premier, disteso e sorridente, dispensa agli astanti una delle barzellette per cui è famoso. La storiella di stampo sessista è condita da un finale blasfemo, che però non gli impedisce di avere successo tra gli ascoltatori.
Nei desideri del premier, il siparietto era destinato a rimanere segreto, ma qualcosa non è andato secondo i suoi voleri: uno dei presenti ha ripreso la scena con una videocamera e così, a distanza di oltre un anno, la notizia è giunta alla cronaca.
Bersaglio satirico del premier è ancora una volta Rosy Bindi, stavolta nel contesto di una festa danzante.
Ciascuna delle dame in attesa del cavaliere si esprime pronunciando il nome di un fiore a cui l'aspirante cavaliere risponde volgendolo al maschile, e la coppia si forma.
Un tipo che si trova a questa festa si avvicina a una dama, che gli si propone dicendo «margherita!»; lui replica «margherito!», e i due possono iniziare le danze. Poi va verso l'altra, e a «rosa!» risponde con «roso!».
In un cantuccio, poco visibile perché coperta dall'ombra, è in attesa anche Rosy Bindi. Un cavaliere le si avvicina e lei fa: «orchidea!». Lui si fa avanti, la guarda e prorompe in una bestemmia: «Orcodd...».
L'esclamazione finale, dal tono blasfemo, è sottolineata gestualmente con una plateale espressione di ripulsa. La barzelletta è accolta da sonore risate e un accenno di applauso, interrotto dall'esortazione agli astanti a una complicità goliardica e cameratesca: «Oh, nessuno mi tradisca... eh!». Questo, almeno, nel desiderio del dicitore, prima che qualcuno rispolverasse quella vecchia registrazione.
Fonti
- «Il video: il Cavaliere e la bestemmia» – l'Espresso, 1º ottobre 2010. URL archiviato il 23 maggio 2015.
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