Belgio: finalmente varato il nuovo governo

venerdì 21 marzo 2008

Belgio

Dopo nove mesi di continue trattative tra fiamminghi e valloni in Belgio finalmente ieri si è giunti ad un accordo che porta Yves Leterme a ricevere le consegne di premier dal primo ministro ad interim Guy Verhofstadt.

Fiammingo, 47 anni, cristiano-democratico, Yves è un politico di lungo corso, ma che non sembra godere troppo del favore della popolazione belga, tanto che sono pochi a scommettere sulla lunga durata del suo governo.

«In questi ultimi mesi, non abbiamo eluso alcuna questione», ha detto Leterme nel suo discorso di insediamento. «Durante i negoziati, siamo andati a fondo nelle cose, toccando i punti più delicati della struttura istituzionale del Paese. Questi mesi non sono stati sprecati, hanno anzi chiaramente mostrato che è necessario raggiungere un nuovo equilibrio tre le comunità, le regioni e lo stato federale».

In passato però il premier si è reso partecipe nell'accrescere le provocazioni contro i Valloni accusandoli di non essere abbastanza intelligenti per imparare l'olandese.

«Ci chiediamo se sarà un presidente che difenderà gli interessi dei fiamminghi, a scapito dei Valloni o se, come i suoi predecessori, sentirà la responsabilità del suo incarico e si porrà come unificatore» dice il politologo belga Jean Faniel.

L'esecutivo, formato da cinque partiti (liberali e i centristi francofoni e fiamminghi e i socialisti francofoni), conta 15 ministri e conferma il liberale Didier Reynders alle Finanze e dei liberali Karel de Gucht e Patrick Dewael rispettivamente agli Esteri e agli Interni.

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