Automobilismo, ancora in bilico l'Autodromo di Pergusa

mercoledì 14 febbraio 2007


Sono appese a un filo le sorti dell'Autodromo di Pergusa, ad Enna, terzo circuito automobilistico d'Italia e l'unico da Roma in giù ad avere ospitato competizioni internazionali quali la Formula 1, la Formula 2, la Formula 3000 ed un evento di grandissimo richiamo come il Ferrari Day del 1997 con Michael Schumacher.

L'impianto, infatti, non può esser sede di corse a livello nazionale ed internazionale dal 2004, quando la Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) e la nazionale CSAI hanno ritirato le licenze per le gare, prescrivendo la messa in sicurezza del circuito. I tanto agognati lavori, per un importo superiore a 3,5 milioni di euro, dovrebbero esser preceduti da una conferenza di servizi svoltasi oggi ad Enna alla presenza delle massime autorità della Regione Sicilia e della Provincia di Enna. Unica assente la Sovrintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Enna, che il Presidente della Provincia, Cataldo Salerno, ha duramente attaccato.

Si è così riacceso lo scontro frontale tra Provincia e Sovrintendenza di Enna, che nelle scorse settimane è stata sommersa dall'unanime condanna del mondo politico-istituzionale siciliano, per la sua volontà di bloccare i lavori per la messa in sicurezza del maggiore autodromo esistente in Italia dopo Monza ed Imola. Oggi, il Presidente della Provincia torna alla carica, definendo l'assenza della Sovrintendente alla conferenza di servizi come una «grave manifestazione di maleducazione istituzionale», poiché la sovrintendente, in questo modo, «dimostra di non conoscere le leggi e riafferma di voler operare in uno stato di illegalità e di irresponsabilità»: Salerno ha richiesto pertanto «l'immediato trasferimento» della Sovrintendente, la seconda richiesta di dimissioni che il ds ha lanciato a gran voce dopo gli ostacoli frapposti dalla funzionaria alla riapertura di uno tra i maggiori poli automobilistici del Paese.

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