Antitrust sanziona Apple e Samsung
Roma, giovedì 25 ottobre 2018
Insistenti richieste di aggiornamenti per un dispositivo che non sarebbe stato in grado di supportare l’aggiornamento. A questo va aggiunto il fatto che una volta effettuato il firmware update, l’utente non veniva fornito delle informazioni necessarie per un eventuale ripristino.
Queste le accuse mosse dall’AGCM, la quale “ha accertato che le società del gruppo Apple e del gruppo Samsung hanno realizzato pratiche commerciali scorrette in violazione degli artt. 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni”, come si può leggere nel Comunicato Stampa ufficiale. Si tratta principalmente di obsolescenza programmata, processo “attivato” dai produttori di beni tecnologici, i quali con particolari accorgimenti hardware o come in questo caso software, inducono i propri prodotti a presentare rallentamenti o malfunzionamenti generici, così da condurre i malcapitati utenti ad un nuovo acquisto. Secondo l’AGCM, Samsung ha condotto insistentemente questa pratica dal maggio 2016, prendendo come bersaglio tutti i proprietari del modello Note 4, introdotto sul mercato nel settembre 2014. Agli utenti sarebbe stato presentato l’aggiornamento software per la versione Android Marshmallow senza però essere stati informati del fatto che questo avrebbe causato dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware. Inoltre la società, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, avrebbe anche richiesto ai proprietari di Note 4 un elevato costo per la riparazione. Ad Apple invece, il Garante contesta due violazioni del Codice del Consumo. La prima, messa in atto dal settembre 2016 nei confronti di tutti i proprietari dei modelli Iphone 6, inclusi i 6s, ai quali sarebbe stato presentato un aggiornamento di iOS sviluppato per Iphone 7. Apple però, non avrebbe avvertito che il nuovo iOS 10 avrebbe causato agli Iphone 6 e 6s problemi alla batteria, in quanto risultava consumare più energia della precedente versione, e inconvenienti quali spegnimenti improvvisi. Apple inoltre, con un successivo aggiornamento di febbraio 2017 volto a risolvere tali problematiche, non avrebbe informato gli utenti della possibilità che l’update avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi. La seconda violazione invece, legata all’articolo 20 del Codice del Consumo, accusa Apple di non aver fornito fino al dicembre 2017, adeguate informazioni relative alle batterie a litio, quali vita media, deteriorabilità ed eventuali procedure di verifica e sostituzione delle stesse.
L’AGCM sanziona per questi motivi: Apple al pagamento di €10 milioni di euro, €5 milioni per ciascuna violazione e Samsung, al pagamento di €5 milioni. Inoltre, il Garante, obbliga le due società a pubblicare sul proprio sito in lingua italiana una dichiarazione rettificativa che informi della decisione dell’Autorità con il link al provvedimento di accertamento.
Fonti
modifica- [EN] – Dani Deahl «Apple and Samsung fined in Italy for slowing down their phones» – The Verge, 24 ottobre 2018.
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