Angelino Alfano: il nome di Berlusconi sarà sulla scheda. No a Monti-bis se non si candida

domenica 9 settembre 2012

Silvio Berlusconi

Da giorni circolano voci su un imminente rientro di Silvio Berlusconi sulla scena politica, dopo le dimissioni da capo di governo che hanno lasciato le responsabilità di governo nelle mani di Mario Monti e dei ministri del suo governo tecnico.

Il Cavaliere potrebbe quindi rientrare per le elezioni che si prevedono alla scadenza naturale della XVI legislatura, nella primavera 2013, o, se la situazione politica dovesse subire una brusca accelerazione, nelle eventuali elezioni anticipate dell'autunno 2012. Per questo aveva destato preoccupazione la recente notizia, poi ridimensionatasi, di un infortunio occorso dell'ex premier durante la sessione giornaliera di jogging, nel parco di Villa Certosa.

La conferma sulla nuova «discesa in campo» di Berlusconi e l'ipotesi di un Monti-bis modifica

 
Angelino Alfano, segretario del PdL

Oggi, una conferma dei rumour che circolavano, arriva indirettamente dallo stesso segretario del Partito delle Libertà, Angelino Alfano, ospite del Workshop Ambrosetti, il prestigioso forum economico internazionale che a Cernobbio, sul Lago di Como, nello scenario di Villa d'Este, vede riunirsi annualmente la classe dirigente mondiale, economica e politica.

Rispondendo a una precisa domanda di un giornalista, postagli a margine dei lavori del forum internazionale, Alfano ha affermato di "credere" che il nome di Silvio Berlusconi apparirà sulla scheda elettorale, accanto al simbolo, nelle prossime elezioni politiche.

Il duello a distanza Casini-Alfano sull'ipotesi di un nuovo governo guidato da Monti modifica

 
Pier Ferdinando Casini, leader dell'UdC

La questione della nuova ambizione di Berlusconi alla premiership italiana, si intreccia con la questione, in discussione già da giorni, sull'eventualità di un governo Monti-bis, un'ipotesi sostenuta con particolare vigore dal leader dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, che l'ha ribadita alla festa nazionale del suo partito, ribattendo alle parole di Alfano.

Il segretario Alfano, rispondendo ancora una volta a una domanda della stampa, ha detto sulla questione che perché il nome di Monti sia proponibile per una nuova ipotesi di governo, dovrà essere possibile «trovarlo sulla scheda elettorale». Dunque, il PdL non sarà più disponibile ad appoggiare soluzioni di governo, né tecniche né politiche, come l'ipotesi di un nuovo incarico a Mario Monti, senza il passaggio di quest'ultimo per il bagno elettorale.

Il pressing di Alfano su intercettazioni e responsabilità dei giudici modifica

Alfano si è poi pronunciato su altri due argomenti di stretta attualità politica, l'iter parlamentare dei provvedimenti su intercettazioni e responsabilità dei magistrati. Alfano ha richiamato il governo Monti al rispetto del patto stipulato il 15 marzo: un emendamento al ddl anti-corruzione di cui è primo firmatario (il c.d. ddl Alfano), in cambio di una contestuale iniziativa su intercettazioni e responsabilità dei magistrati. Poiché sul tema dell'anti-corruzione il governo attuale sembra particolarmente impegnato (un attivismo ribadito oggi stesso dal ministro della giustizia, Paola Severino, al forum di Cernobbio), Alfano ha chiesto il rispetto anche della seconda parte dell'accordo di marzo, l'approvazione di misure per la regolamentazione delle intercettazioni e della responsabilità dei magistrati.

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