Allarme bomba: chiuso l'aeroporto di Glasgow
12 aprile 2006
Nel pomeriggio di oggi, presso l'aeroporto di Prestwick, a Glasgow, è scattato l'allarme sicurezza, provocando la chiusura dello scalo scozzese. Fonti della polizia dello Strathclyde hanno parlato di un intervento per un "incidente in corso"; voci non ancora confermate ipotizzano l'accendersi di un allarme bomba a bordo del volo Ryanair Parigi-Dublino, dirottato - proprio a causa dell'allarme - sull'aeroporto di Glasgow.
Ogni anno, presso l'aeroporto di Glasgow, transitano oltre 8mila passeggeri.
Aggiornamento
modificaLa polizia, dopo aver esaminato l'aeroplano, ha confermato che non è stato rinvenuto alcun pacco bomba a bordo e che lallarme è stato causato da uno scherzo.
Sul volo Ryanair da Parigi Bouvais a Dublino, con a bordo 167 passeggeri, un assistente di volo ha notato un messaggio all'interno di una rivista che avvisava della presnza di una bomba a bordo.
Immediatamente è scattato l'allarme e sono entrate in funzione le procedure di emergenza. Il velivolo, che già si trovava sopra il suolo britannico al momento dell'allarme, è stato fatto atterrare all'aeroporto di Prestwick alle ore 14.20 locali (BST, corrispondenti alle 13.20 UTC, corrispondenti alle 15.20 CEST), vicino a Glasgow, scortato da dei Tornado del Ministero della Difesa.
Una volta atterrato è stato esaminato l'interno dell'aereo e sono stati interrogati i passeggeri, senza ritrovare alcuna bomba.
Durante le operazioni l'aeroporto non è stato completamente chiuso, ma alcune operazioni di check-in sono continuate quasi regolarmente. Tuttavia alcuni aerei sono stati dirottati verso altri aeroporti.
Per 16 minuti è stato interdetto il sorvolo in un'area di 25 milia di raggio intorno all'aeroporto.
La compagnia aerea Ryanair si è scusata per ogni incoveniente subito dai passeggieri, ed ha affermato di aver agito per tutelare l'incolumità dei passeggeri e del velivolo.
Fonti
modifica- «Allarme bomba su aereo Ryanair, chiuso aeroporto Glasgow» – ApCom, 12 marzo 2006.
- «Aircraft bomb scare was a 'hoax'» – BBC, 12 aprile 2006. (in inglese)
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