Alla fine di questo anno verrà aggiunto un secondo in più

28 dicembre 2005

Per star dietro al movimento della Terra, il servizio per l'osservazione della rotazione della terra dell'Osservatorio di Parigi, ha stabilito che verrà aggiunto un secondo extra tra le ore 23:59:59 del 31 dicembre 2005 e l'ora 00:00:00 del 1 gennaio 2006. Tali orari sono da intendersi in UTC, pertanto coinciderà con lo scoccare della mezzanotte soltanto in alcune località del mondo (ad esempio a Londra e in tutta la Gran Bretagna).

In Italia l'inserimento avverrà tra le ore 00:59:59 (CET) e 01:00:00 (CET) del 1 gennaio 2006.

Pertanto non sarà il 2005 a durare un secondo in più, come affermato da più parti, bensì lo sarà il 2006, per tutti quelli che utilizzano un ora locale in avanti rispetto al tempo di riferimento.

Queste correzioni servono per sincronizzare il moto della Terra con quello segnato dagli orologi atomici ad elevata precisione, utilizzati non solo dagli astronomi, ma fondamentali anche in molte tecnologie che hanno bisogno di un riferimento temporale estremamente preciso (come ad esempio i GPS. Tecnicamente l'aggiunta di un secondo in più (o corrispondentemente la riduzione di un secondo) avviene per mantenere sincronizzati gli orari UTC (tempo universale coordianto) e il tempo UT1. Il tempo UTC si basa sulla misura proveniente da orologi atomici (che forniscono il tempo tecnicamente denominato TAI, Tempo Atomico Internazionale. Aggiungendo e togliendo al tempo TAI i secondi extra che sono stati man mano, rispettivamente, aggiunti e tolti, si ottiene il tempo UTC). Il tempo UT1, invece, si basa sulla rotazione terrestre ed è calcolato tramite tramite osservazioni astronomiche.

La velocità di rotazione della terra sta progressivamente rallentando. Il rallentamento è estremamente piccolo, ma la precisione raggiunta dai moderni orologi atomici è tale da rendere percepibile il discostamento tra i due tempi e la precisione richiesta da alcune tecnologie è tale da rendere necessario una sincronizzazione.

La cosa non va interpretata come una modifica del modo di calcolare il tempo. La definizione dell'unità di misura del tempo, il secondo, rimane infatti inalterata. Quello che vine modificato è il calendario. In effetti l'inserimento o la rimozione di un secondo extra è molto simile all'inserimento di un giorno aggiuntivo alla fine di febbraio, secondo le regole stabilite dal calendario gregoriano, il giorno bisestile, il cui scopo è quello di mantenere una corrispondenza tra la data segnata dal calendario e i movimenti terrestri. In inglese in effetti sia il giorno bisestile sia il secondo extra vengono indicati con il medesimo aggettivo leap. Tuttavia mentre è calcolabile in anticipo quando vengono inseriti i giorni bisestili (secondo le regole del calendario gregoriano), non è possibile sapere in anticipo quando verranno inseriti (o tolti) i secondi extra. La decisione viene presa da un comitato internazionale quando il discostamento tra il tempo UTC e UT1 supera 0,9 s.

La decisione viene comunicata dal comitato con qualche mese di anticipo rispetto alla data in cui deve essere effettuato l'inserimento o la cancellazione di un secondo. Le date in cui preferibilmente avvengono queste correzioni sono le giornate quella tra il 30 giugno e il 1 luglio e quella tra il 31 dicembre ed il primo gennaio. In caso sia necessario le correzioni possono essere effettuate anche alla fine del mese di marzo o di settembre.

Dall'introduzione di questo sistema di correzione, il 1 gennaio 1972 è stato fino ad ora necessario introdurre 21 secondi aggiuntivi al tempo UTC per mantenere la sincronia, l'ultimo dei quali è stato introdotto il 1 gennaio 1999. Con l'introduzione di questo nuovo secondo aggiuntivo, i secondi aggiunti passeranno a 22.

Non si è mai reso necessario togliere alcun secondo. Le date di fine marzo e di fine settembre non sono mai state utilizzate fino ad ora.

Fonti

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