Afghanistan: il comandante dell'ISAF chiede più truppe
mercoledì 17 settembre 2008
Il comandante della coalizione internazionale che opera in Afghanistan (l'ISAF), generale David D. McKiernan, ha annunciato che servirebbero almeno altri 10 mila soldati in Afghanistan per potersi adeguatamente opporre ai talebani.
Il generale, parlando col segretario alla difesa statunitense Robert Gates ha infatti affermato che «la guerra nella parte orientale del Paese è più difficile di quanto si pensasse qualche mese fa» e quindi non basterebbero ancora gli ultimi rinforzi annunciati, 8 mila soldati statunitensi.
In totale le truppe dell'ISAF in Afghanistan, al 1 settembre 2008, erano oltre 47 mila[1], un numero che è andato crescendo negli ultimi anni, ma che resta molto ridotto considerando che l'estensione dell'Afghanistan è più del doppio dell'Italia.
I fatti di violenza legati alle attività dei talebani sarebbero aumentate, nell'ultimo anno, del 30 %, e la insufficienza di truppe, secondo il generale, avrebbe richiesto un maggiore affidamento negli interventi aerei, che per imprecisione e potenza delle bombe hanno causato numerose vittime civili.
Il generale nell'occasione ha anche annunciato di aver preso provvedimenti per ridurre il numero di vittime civili, che secondo Human Right Watch sono aumentate fino a triplicare nell'ultimo anno[2] e che l'ONU ha confermato essere aumentati del 39 % dall'anno scorso (solo nel mese di agosto vi sarebbero state 330 vittime civili)[3].
Note
modifica- ↑ vedi elenco e distribuzione delle truppe
- ↑ vedi l'articolo su PeaceReporter
- ↑ vedi l'articolo su PeaceReporter
Fonti
modifica- «La Nato vuole altri 10 mila soldati in Afghanistan» – Rai News 24, 17 settembre 2008.
- [EN] – Thom Shanker «NATO Tries to Reduce Afghan Casualties» – New York Times, 16 settembre 2008.
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