Addio a Paul, il polpo 'indovino' di Sudafrica 2010

martedì 26 ottobre 2010

Una foto del polpo Paul, risalente allo scorso luglio e scattata mentre l'animale stava "pronosticando" il risultato della semifinale dei Mondiali di calcio 2010 tra Germania e Spagna

La notizia battuta quest'oggi dalle agenzie metterà sicuramente un pizzico di malinconia negli appassionati di sport e di calcio in particolare: è stato infatti trovato morto questa mattina nell'acquario "Sea Life" di Oberhausen, in Nordreno-Westfalia (Germania), il polpo Paul, salito alla ribalta mediatica e al rango di "star" durante i mondiali di calcio disputatisi lo scorso giugno-luglio in Sudafrica.

Il cefalopode era divenuto famoso in tutto il mondo per i suoi "pronostici", tutti azzeccati, sui risultati delle sette partite disputate nel torneo dalla nazionale tedesca (le vittorie con Australia e Ghana nella prima fase, con l'Inghilterra agli ottavi, l'Argentina ai quarti e con l'Uruguay nelle finale per il terzo posto e le sconfitte con la Serbia nella prima fase e con la Spagna in semifinale) e della finalissima tra Olanda e Spagna. Il "gioco" consisteva nel far scegliere all'animale tra due vaschette su cui era stata apposta la bandiera delle contendenti.

Con il passare delle partite del mondiale, tifosi e scommettitori iniziarono ad appassionarsi sempre più e a confidare nel pronostico di Paul, tanto che in Spagna avevano persino "minacciato" l'animale, prospettandogli una brutta fine, comune a tanti suoi simili (ovvero sarebbe finito in padella, o meglio in una paella), in caso di pronostico contrario alla propria nazionale. Si verificarono persino casi di "emulazione", con altri animali rinchiusi negli zoo interpellati sui risultati delle partite.

La notizia della morte del celebre animale, avvenuta per cause naturali (normalmente questa specie non supera l'anno di vita e quella soglia era già stata abbondantemente superata da Paul, che aveva due anni e mezzo), è stata data da Tanja Munzig, direttrice del marketing dell'acquario "Sea Life" di Oberhausen. Tutti i componenti dello staff dell'acquario si sono detti rattristati dall'avvenimento, avvenimento che tuttavia, come ha riferito la stessa Munzig, non li ha sorpresi più di tanto, dato che negli ultimi giorni il polpo era apparso non essere più vivace come nei tempi migliori.

I responsabili dell'acquario hanno fatto sapere che il corpo di Paul verrà cremato e che l'urna contenente le sue ceneri sarà esposta ai visitatori.

Con la sua morte, il polpo si porta con sé tutte le "leggende" e i dubbi nati attorno alla sua "biografia": c'è infatti chi dice che provenisse dall'Inghilterra, mentre la sua addestratrice giurò di averlo pescato con le sue mani al largo dell'Isola d'Elba, tanto che in seguito era stato conferito a Paul un certificato di cittadinanza italiana.

Comunque, che fosse suddito di sua maestà britannica oppure tedesco (tanto che persino le pronunce dei telecronisti e radiocronisti sono rimaste discordanti e l'animale è stato chiamato talvolta "pól" all'inglese, talvolta "pàul" alla tedesca, forse semplicemente per l'abitudine di coloro che non hanno troppa dimestichezza con il tedesco di anglicizzare i nomi di tale lingua) o italiano, quel che è certo è che il polpo Paul era divenuto un fenomeno mondiale (persino una località della Galizia, in Spagna, lo aveva fatto cittadino onorario) e che non passerà molto tempo perché spuntino degli "eredi", pronti a prendere il suo posto nel cuore dei tifosi di calcio. Si parla già infatti di un suo successore, che avrà lo stesso nome dell'"originale".

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