Abolita la moratoria sulla caccia alle balene

22 giugno 2006

Una "Megaptera novaeangliae"
Una "Megaptera novaeangliae"

Si è conclusa ieri la 58a Commissione Baleniera Internazionale annuale (CBI) svoltasi nell'arcipelago di Saint Kitts e Nevis, durante la quale il Giappone è riuscito ad ottenere una vittoria sul proseguimento della caccia alle balene.

Il testo, scritto nel 1986, quando per la prima volta venne stabilito lo "stop" alla caccia alle balene, è stato abolito perché il divieto alla caccia non è più necessario in quanto il numero delle balene non è più tale da provocare una rapida scomparsa della specie.

Per decidere sulla moratoria i 66 Paesi formanti la CBI hanno proposto una votazione. Trentatrè hanno votato per l'abolizione, 32 per il mantenimento mentre 1 si è astenuto.

La revoca immediata dello scritto richiede una maggioranza del 75% degli Stati membri della CBI, ma questa non verrebbe raggiunta dato che molti Paesi, tra cui il Giappone e l'Islanda, «rispettando la moratoria», continuano però a cacciare balene a fini scientifici, per programmi di "ricerca" mentre, per esempio, la Norvegia la ignora del tutto: in totale solo questi 3 Paesi uccidono circa di 2.000 balene l'anno.

Subito dopo l'abolizione della moratoria un gruppo di 10 militanti di Greenpeace, partiti da una nave al largo, sono stati arrestati dalla polizia mentre manifestavano in favore del mantenimento della moratoria sulla caccia alle balene, separatamente dalla riunione annuale della CBI. Verranno processati per ingresso illegale nel Paese e resistenza alla polizia.

La reazione del WWF

«Il Giappone ha voluto ritornare indietro di 60 anni, quando esistevano i Club dei balenieri»: per salvare veramente le balene, «si deve cominciare col riformare la Commissione Baleniera Internazionale». Queste sono le parole del WWF che dopo la vittoria del Giappone ritengono necessaria una modifica alla CBI in quanto «ormai inadeguata a svolgere il suo ruolo».

La pinna caudale di una balena
La pinna caudale di una balena

Secondo il WWF, infatti, «una riforma dell CBI è indispensabile se davvero si vuole salvare dall'estinzione la Balena grigia, la Balena della Groenlandia (queste le più a rischio), o tutelare la Balenottera boreale o quella azzurra o, tra i delfini, il Cefalorinco di Hector che risultano essere in pericolo».

La reazione dell'ENPA

L'Ufficio Relazioni Internazionali dell'Ente Nazionale Protezione Animali ha chiesto alla CBI di impegnarsi a tutelare i cetacei e la loro sopravvivenza: dopo la vittoria del Giappone, l'ENPA ha infatti contattato tutte le 66 ambasciate per chiedere loro di schierarsi a favore dei cetacei, ma le 33 votanti per l'abolizione della moratoria hanno risposto dicendo di voler continuare nella mattanza delle balene e di tutti i cetacei.

In questi giorni anche i più piccoli soci ENPA stanno mandando lettere, disegni e messaggi dove scrivono i loro commenti e le loro opinioni, dove esprimono la loro voglia di vedere ancora delle creature enormi sguazzare negli Oceani.

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