A Genova crolla il ponte Morandi

martedì 14 agosto 2018

Una foto del ponte prima del crollo

Una sezione di 200 metri del Viadotto del Polcevera di Genova (conosciuto anche come Ponte Morandi o Ponte delle Condotte) dell'A10, inaugurato nel 1967, è crollato alle 11:36 di oggi. Al momento del crollo vi erano, sul ponte, 35 autovetture e tre camion.

Il bilancio attuale è di 43 vittime e 14 feriti ricoverati presso il Policlinico San Martino di Genova.

Il ponte dopo il crollo

Alcuni testimoni, che hanno assistito alla scena, hanno riferito di aver notato un fulmine che colpiva il ponte, il quale potrebbe aver dato il via al cedimento di uno/due stralli.
Sul cedimento di uno o più stralli - quali primi elementi della struttura a collassare - convergono in ogni caso sia le prime testimonianze che le prime ipotesi.

La sezione crollata ha colpito un edificio dell'AMIU, la ferrovia sottostante e alcuni uffici, tuttavia l'area intorno ai piloni rimasti in piedi è stata evacuata per precauzione, con un totale di più di 600 sfollati.

Si stanno ancora stabilendo le responsabilità dell'accaduto, al momento erano in corso dei lavori di rinforzo e la società concessionaria, Autostrade per l'Italia, ha affermato di aver effettuato controlli trimestrali che non davano segno di un possibile cedimento.

Due anni prima, un professore dell'Università di Genova, dubitava della qualità della progettazione della struttura.

Tra l'altro nel 2006, Santiago Calatrava, aveva progettato un nuovo ponte in ferro, che avrebbe sostituito quello in calcestruzzo, occupando meno spazio, tuttavia considerando l'importanza del viadotto il progetto è stato accantonato.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, con l'appoggio del Ministro del Lavoro Luigi di Maio e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha annunciato inizialmente il ritiro della concessione alla società Autostrade per l'Italia, successivamente però è stato deciso che una commissione del MIT farà luce sulle responsabilità insieme alla Procura di Genova, che attualmente indaga (a carico di ignoti) per disastro colposo, omicidio plurimo e attentato alla sicurezza dei trasporti. L'annuncio del ritiro della concessione ha provocato un forte ribasso in borsa del gruppo Atlantia (che possiede al 100% Autostrade). Il ministro Toninelli ha poi annunciato di aver avviato l'iter per il ritiro della concessione.

Il crollo del ponte ha creato particolari disagi alla viabilità, inoltre le macerie cadute sul letto del Polcevera potrebbero costituire una diga artificiale, che in caso di alluvione, potrebbe portare all'esondazione del torrente.

Il ponte prima del crollo; in rosso è evidenziata la sezione crollata

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