190 morti durante le inondazioni in Etiopia
8 agosto 2006
Almeno 190 persone sono morte dopo le violente piogge che hanno causato lo straripamento di un fiume nell'Etiopia orientale, nei pressi della città di Dire Dawa. Circa 300 persone sono date per disperse.
I soccorritori stanno cercando di frenare l'inondazione solo con le mani e attrezzi da giardinaggio, sebbene alcuni bulldozer siano stati usati per portare diverse tonnellate di terreno. Le squadre addette alla gestione del disastro dovrebbero raggiungere la città entro oggi.
Il fiume Dechatu è straripato sabato notte, dopo delle piogge eccezionalmente abbondanti. Più di 200 case sono state distrutte e molti sono morti non appena le proprie case sono state colpite dall'inondazione, mentre dormivano. Nella conta dei deceduti, si contano anche 40 bambini.
94 persone ferite sono state portate in ospedale per essere curate, prima di essere dimesse per ritornare nei pressi dei resti delle proprie case.
L'ispettore di polizia Beniam Fikru ha detto che alcuni morti sono già stati seppelliti, ma l'identificazione dei corpi è molto difficile. "I parenti hanno denunciato la scomparsa di circa 300 persone, che crediamo disperse - ha detto Fikru - ma le ricerche continuano".
Dire Dawa, a 500 km a est della capitale Addis Abeba, è la seconda città più grande del Paese. Mentre ci si aspetta che la conta dei morti salga, più di 15.000 persone sono state spostate dalla città, che conta una popolazione di 250.000 abitanti. Venerdì più di 1.000 persone sono state recuperate dai villaggi quando le piogge si sono abbattute nel sud del Paese.
Le inondazioni sono una naturale conseguenza della stagione delle piogge che si abbatte nella regione fra giugno e agosto e Dire Dawa era già stata colpita in precedenza. 45 persone erano morte nella città durante l'inondazione dello scorso anno, alcuni forse uccisi dai coccodrilli.