Veltroni al PD: candidatura e reazioni

giovedì 28 giugno 2007

Veltroni insieme al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo

Nel pomeriggio di ieri è arrivata la tanto attesa candidatura di Walter Veltroni alla dirigenza del neonato Partito Democratico, sintesi dei due grandi partiti della sinistra italiana, i Democratici di Sinistra e La Margherita.

Nel suo lungo discorso al Lingotto di Torino, il sindaco della Capitale ha sintetizzato quelli che sono i punti principali sui quali si dovrà lavorare in futuro, e sui quali il PD, che già secondo i sondaggi potrebbe essere votato da oltre il 35% dell'elettorato italiano, potrà conquistare nuovi consensi, anche da parte dei votanti del centrodestra.

Un'Italia nuova

Walter Veltroni ha inoltre ribadito la necessità di una Italia nuova, riformata, con quattro punti principali:

  • Ambiente: «Realizzare gli obiettivi proposti dal Protocollo di Kyoto»
  • Patto tra generazioni: «Patto generazionale per tutelare giovani, adulti ed anziani»
  • Formazione: «Puntare sull'aumento della percentuale dei laureati, troppo bassa rispetto alla media europea»
  • Sicurezza: «Accogliere gli immigrati a braccia aperte, ma punire senza se e senza ma chi commette reati»

Inoltre, molto importante è stato il punto sull'economia, dove il futuro leader del PD ha ribadito la necessità di abbattere l'evasione fiscale:

« È necessario che tutti paghino le tasse in modo che tutti possano pagarne di meno. »

Donne, DICO, Legge elettorale e Unione Europea

Sono stati moltissimi i temi toccati durante il tanto atteso discorso, ed oltre a quelli principali (vedi sopra, n.d.r.) ve ne sono stati altri, di uguale importanza, come:

  • Quote rosa: «Un partito moderno non può dirsi tale se non è composto per metà da donne»
  • DICO (riconoscimento delle coppie di fatto): «È necessario riconoscere i diritti delle persone che si amano e che convivono»
  • Unione Europea e trattato costituzionale: «Necessario contrastare l'anti-europeismo»
  • Legge elettorale: «È urgente e necessaria. Se il Parlamento non riuscisse ad approvare una riforma, sarà il referendum a spingere verso un nuovo sistema»

Sinistra unita, destra disinteressata

Tantissimi sono stati i commenti al discorso che ha ufficializzato la candidatura di Veltroni al comando del PD, con il solito e atteso botta e risposta tra la sinistra unita intorno al sindaco capitolino, e la destra scettica e disinteressata:

I commenti dei leader della maggioranza

« Un discorso molto forte, un discorso di un leader politico che ha parlato all'Italia e agli italiani. Un discorso che dimostra come il Partito Democratico possa essere lo strumento per restituire a questo Paese speranza e fiducia »
« Ho grande rispetto per Walter Veltroni ma la nostra strada è diversa: non entriamo nel partito democratico. Senza di noi il centrosinistra non vince: si regge se ci sono tre aree di riferimento: una di sinistra antagonista, una riformista ed una di centro »
« Il discorso di Walter Veltroni a Torino è quello di un leader autorevole e significativo per il partito democratico, un partito che dal nostro punto di vista ha il profilo di una forza moderata. le differenze tra le sinistre e il partito democratico ci sono e rimangono »

I commenti dell'opposizione

« il «compitino» di uno che «fa finta di non sapere che c'è una «forte distonia» fra quello che lui dice e quello che la maggioranza, a causa dei diktat della sinistra, sta facendo. «Altro che risposte concrete, questo è un libro dei sogni! »
« La vera novità nel centrosinistra è la nascita della "cosa rossa", l'unità a sinistra. Se Veltroni va alle elezioni senza la "cosa rossa" perde. Se va al governo con la "cosa rossa" cade il governo». »
« Veltroni merita rispetto ma da solo non può fare la differenza. Il rischio sempre più concreto è che diventi una foglia di fico sulle contraddizioni politiche del centrosinistra »

Fonti