Stati Uniti: antisemita irrompe nel Museo della Shoah di Washington e uccide una guardia

giovedì 11 giugno 2009

Veduta dello United States Holocaust Memorial Museum

Un anziano antisemita statunitense, James Von Brunn, ha colpito a morte con una pistola una guardia nel Museo dell'Olocausto della città di Washington D.C., per poi rimanere gravemente ferito egli stesso dopo che un altro poliziotto ha a sua volta sparato per fermare l'aggressore.

«Stiamo valutando qualsiasi legame dell'episodio con il terrorismo domestico», fanno sapere dal Federal Bureau of Investigations. Al contempo, il sindaco della capitale statunitense Adrian Fenty ha fatto sapere che Von Brunn avrebbe agito senza l'ausilio di altre persone. Il grave episodio è stato seguito con attenzione anche dal presidente Barack Obama, rientrato negli Stati Uniti da pochi giorni dopo una storica visita a Buchenwald, uno dei campi di concentramento costruiti dai nazisti di Adolf Hitler.

L'assassinio è avvenuto quando in Italia erano da poco passate le 19 (a Washington era ora di pranzo): l'uomo è entrato nella struttura - particolarmente frequentata dai turisti (si stimano 1,5 milioni di turisti/anno) - brandendo una pistola. All'alt delle forze di sicurezza della struttura, ha reagito sparando sul poliziotto che è morto all'istante. Dopodiché, i colleghi hanno sparato all'uomo che è stato portato in ospedale.

Von Brunn, 89enne, è ben noto negli Stati Uniti per le sue posizioni antisemite e per le numerose pubblicazioni in difesa di Hitler e della supremazia della razza ariana nei confronti degli ebrei. Nel 1981 aveva tentato di rapire i membri del Board of Governors, l'organo di governo della Federal Reserve (l'equivalente della Banca centrale europea) ed era stato per questo condannato a scontare una pena di 6 anni di detenzione.

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