Torino, Andrea Pininfarina muore in un incidente stradale

giovedì 7 agosto 2008

Andrea Pininfarina, amministratore delegato della nota azienda di Torino, è morto in un incidente stradale nei pressi del capoluogo piemontese. Aveva 51 anni.

Mentre guidava la propria moto, intorno alle 8 di questa mattina (ora locale), l'imprenditore è stato investito da un'automobile, morendo sul posto. Luigi Semenzato, comandante della polizia urbana della frazione di Trofarello, vicino a Torino, ha detto: «La dinamica dell'incidente è chiara. L'auto non ha visto la moto su cui viaggiava Andrea Pininfarina, e si è immessa su via Torino senza dargli la precedenza»

Fu vice-presidente della Confindustria durante il periodo di presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, e nel 2005 ricevette, dal Presidente della Repubblica, il titolo di Cavaliere del Lavoro.

Era il secondo figlio del senatore a vita Sergio Pininfarina e il nipote di Battista Farina, fondatore dell'azienda nel 1930, divenuta nel tempo famoso marchio di designer per automobili.

Messaggi di cordoglio sono stati espressi dalle più alte cariche politiche della nazione, a cominciare dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha scritto: «Andrea Pininfarina era una figura giovane e di spicco dell'imprenditorialità italiana, di cui avevo avuto modo di apprezzare la finezza e la misura anche nello svolgimento di ruoli rappresentativi nell'organizzazione degli industriali».

Sia Renato Schifani, presidente del Senato della Repubblica, e sia il presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ne riconoscono l'impegno e la dedizione nell'attività lavorativa. Per Schifani «Il paese perde un imprenditore brillante ed esemplare», così come per Berlusconi «Il nostro paese perde il rappresentante di una dinastia che ha contribuito a fare la storia del made in Italy nel mondo».

Maurizio Sacconi parla di un «grande impegno professionale e civile», il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola di un «vuoto incolmabile nel mondo industriale italiano». Per Walter Veltroni, Pininfarina è stato «un imprenditore che alle redini della sua azienda ha saputo valorizzare al meglio il prodotto italiano nel mondo».

L'attuale presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, dichiara: «Andrea era un imprenditore capace, di razza, non solo perché figlio di un nome storico nell'automobilismo italiano e mondiale, ma perché era una persona che tutti noi stimavamo per le sue indubbie capacità e le sue profonde doti umane». L'ex presidente Montezemolo dice: «Con Andrea Pininfarina perdo non solo un grande amico e un imprenditore di valore. Era una persona di grandi qualità umane e professionali. L'Italia, Torino e tutto il Gruppo Fiat perdono un imprenditore simbolo».

Per Guglielmo Epifani, che lo ricorda come «un interlocutore sempre molto attento e rispettoso del ruolo del sindacato», questa morte «è una perdita grande per la famiglia ed il paese». Pininfarina «era un uomo perbene», è stato il breve commento di Luigi Angeletti.

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