Pakistan: attentato al Marriott Hotel di Islamabad, almeno 60 morti

domenica 21 settembre 2008

Ieri pomeriggio l'hotel Marriott di Islamabad, capitale del Pakistan, è stato centrato da una camionetta imbottita di esplosivo. L'edificio è andato quasi completamente distrutto, mentre il bilancio delle vittime parla di almeno sessanta morti e diverse centinaia di feriti.

L'esplosione si è verificata alle 15:35 CEST, le 19:35 PST, proprio mentre nell'albergo, situato nel centro città, in una zona di ambasciate e alta presenza occidentale, si stava svolgendo un ricevimento per il presidente Asif Ali Zardari dopo il suo primo discorso davanti alle Camere, da neoeletto capo di stato.

La ricostruzione della polizia e dei testimoni ha permesso di capire presto la dinamica dei fatti: un camioncino stipato con almeno mille chili di esplosivo e proiettili vari e guidato da un autista suicida, si è lanciato a tutta velocità verso la hall dell'edificio. L'autovettura è esplosa a varie decine di metri dall'ingresso, creando un cratere largo e profondo 10 m. Tuttavia la fuga di gas provocata dalla deflagrazione ha dato vita ad un incendio che si è propagato per le numerose camere (157 su 290 erano occupate) del 5 stelle della catena alberghiera statunitense.

Almeno 200 persone si sono trovate in trappola, mentre il referto sul numero di vittime ha cominciato a salire, per raggiungere la sessantina al termine della giornata. I media locali parlano però di almeno 100 morti e più di 250 feriti, compresi diversi occidentali e mediorientali. Gli ospedali della zona si stanno occupando delle centinaia di feriti, mentre le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza nel paese.

Alcune voci affermano però che gli attentatori sarebbero stati due, il guidatore dell'autobomba e un secondo kamikaze fattosi saltare in aria nella stessa hall dell'albergo. Comunque stiano i fatti, una televisione indiana ha affermato che il gruppo terroristico Tahreek-e-Taliban, affiliato ad Al-Qaeda, avrebbe rivendicato subito l'attacco.

La Farnesina ha affermato che non ci sono italiani fra le vittime, senza però escludere che italiani all'esterno dell'albergo possano essere rimasti coinvolti nell'attentato.

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