Giordania: serie di esplosioni colpiscono alberghi ad Amman 2005

9 novembre 2005

Centro della città di Amman

Tre esplosioni, provocate da attacchi suicidi, hanno colpito altrettanti alberghi di proprietà statunitense nel centro della capitale giordana, provocando almeno 57 morti e 115 feriti.

La prima delle deflagrazioni, coordinate tra loro, è avvenuta alle 20.50 ora locale (18.50 UTC) nella hall del Grand Hyatt. Subito dopo è stata attaccata una sala da ballo che ospitava una festa di nozze al Radisson SAS e il nightclub del Days Inn. Questi alberghi sono particolarmente frequentati da turisti americani e israeliani.

Il Re di Giordania Abdullah II ha subito interrotto la sua visita in Kazakistan commentando che «è un atto commesso da una banda di pazzi. La mano della giustizia li raggiungerà e li colpirà senza alcuna pietà». Essendo la prima volta che attentati di tale ampiezza colpiscono la Giordania, è stato deciso di far proteggere dalla polizia tutti gli alberghi e le missioni diplomatiche di Amman, mentre tutte le frontiere sono state chiuse, ad esclusione di quella con Israele. Il segretario generale dell'ONU, Kofi Annan, ha rimandato il suo viaggio ad Amman in programma oggi.

Secondo la televisione satellitare Al Jazeera, Al-Qaida ha rivendicato l'attentato attraverso un comunicato su Internet, firmato dall'Organizzazione di Al-Qaida per il Paese di Rafidain (Mesopotamia). La cellula fa capo al terrorista giordano Abu Musab al-Zarqawi, ricercato numero uno dagli Stati Uniti in Iraq.

Fonti

 
Wikinews
Questo articolo, o parte di esso, deriva da una traduzione di Series of explosions hit hotels in Amman, pubblicato su Wikinews in inglese.