Eurovision Song Contest 2020 cancellato, arrivata la conferma dall'UER

mercoledì 18 marzo 2020

L'Ahoy Rotterdam, sede designata dell'evento

Oggi 18 marzo l'Unione europea di radiodiffusione (UER) ha diramato un comunicato confermando la cancellazione dell'Eurovision Song Contest 2020 alla luce dei provvedimenti presi dai vari governi europei a causa della pandemia di COVID-19.

L'evento, che si sarebbe dovuto tenere presso l'Ahoy Rotterdam di Rotterdam, nei Paesi Bassi, il 12, 14 e 16 maggio 2020, doveva fare i conti con le restrizioni approvate dal governo olandese per limitare il contagio nel paese, che al 17 marzo è il 7º paese in Europa per casi confermati, con 1 413 infetti. Inoltre vari paesi europei hanno approvato misure per limitare gli spostamenti sia entro che al di fuori dei propri confini.

Già nei giorni passati erano al vaglio le possibilità di tenere la manifestazione senza pubblico, misura già adottata per il Dansk Melodi Grand Prix 2020, o di sopperire alle restrizioni di viaggio facendo in modo tale che ogni emittente provvedesse nei propri studi all'esibizione del proprio rappresentante. L'UER ha confermato che pur essendo state prese in considerazione queste due possibilità sarebbe stato impossibile mantenere invariato lo "spirito" della manifestazione. Anche l'idea di posticipare l'evento è stata presa in considerazione, ma avrebbe concesso troppo poco tempo al paese vincitore per organizzare l'edizione successiva.

È la prima volta dopo 64 anni di Eurovision Song Contest, che la manifestazione viene cancellata e questo lascia diversi punti interrogativi riguardanti il regolamento in vigore, vista la situazione senza precedenti. Infatti, non essendo ancora stato deciso se la città olandese ospiterà la prossima edizione nel 2021, non è stato né confermato né smentito il rimborso o un prolungamento della validità per i biglietti già venduti.

Rimane inoltre particolarmente incerto il destino dei 41 cantanti partecipanti e dei loro brani, che violerebbero la sezione del regolamento della manifestazione in merito alla data di pubblicazione dei brani. La loro eventuale partecipazione sarà decisa dal gruppo di referenza nei prossimi mesi.

(Di seguito la lista dei 41 partecipanti designati per questa edizione e i rispettivi brani; in grassetto i Big Five e il paese organizzatore)

  • Albania: Arilena Ara con Fall from the Sky
  • Armenia: Athīna Manoukian con Chains on You
  • Australia: Montaigne con Don't Break Me
  • Austria: Vincent Bueno con Alive
  • Azerbaigian: Efendi con Cleopatra
  • Belgio: gli Hooverphonic con Release Me
  • Bielorussia: i VAL con Da vidna
  • Bulgaria: VICTORIA con Tears Getting Sober
  • Cipro: Sandro Nicolas con Running
  • Croazia: Damir Kedžo con Divlji vjetre
  • Danimarca: Ben & Tan con Yes
  • Estonia: Uku Suviste con What Love Is
  • Finlandia: Aksel con Looking Back
  • Francia: Tom Leeb con Mon alliée
  • Georgia: Tornik'e Kipiani con Take Me as I Am
  • Germania: Ben Dolic con Violent Thing
  • Grecia: Stefania con Superg!rl
  • Irlanda: Lesley Roy con Story of My Life
  • Islanda: Daði & Gagnamagnið con Think About Things
  • Israele: Eden Alene con Feker libi
  • Italia: Diodato con Fai rumore
  • Lettonia: Samanta Tīna con Still Breathing
  • Lituania: i The Roop con On Fire
  • Macedonia del Nord: Vasil con You
  • Malta: Destiny con All of My Love
  • Moldavia: Natalia Gordienko con Prison
  • Norvegia: Ulrikke con Attention
  • Paesi Bassi: Jeangu Macrooy con Grow
  • Polonia: Alicja con Empires
  • Portogallo: Elisa con Medo de sentir
  • Regno Unito: James Newman con My Last Breath
  • Repubblica Ceca: Benny Cristo con Kemama
  • Romania: Roxen con Alcohol You
  • Russia: i Little Big con Uno
  • San Marino: Senhit con Freaky!
  • Serbia: le Hurricane con Hasta la vista
  • Slovenia: Ana Soklič con Voda
  • Spagna: Blas Cantó con Universo
  • Svezia: le The Mamas con Move
  • Svizzera: Gjon's Tears con Répondez-moi
  • Ucraina: i Go_A con Solovej

Fonti modifica

 
Wikipedia

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