A Hong Kong tornano le proteste

lunedì 11 maggio 2020

Manifestanti protestano in un centro commerciale, 9 maggio 2020

Da qualche giorno, nello specifico dal 26 aprile, sono ricominciate ad Hong Kong le proteste contro il governo cinese, iniziate nel giugno del 2019 e sospese per due mesi a causa dell'epidemia di COVID-19. Con l'allentarsi delle misure restrittive, i manifestanti sono tornati a protestare per richiedere una maggiore autonomia dalla Cina e per le dimissioni del capo dell'esecutivo Carrie Lam, alleato fedele del goveno cinese.

La manifestazione del 26 aprile

La prima manifestazione dopo l'inizio dell'epidemia si è verificata il 26 aprile, quando centinaia di persone si sono radunate nel centro commerciale Cityplaza per manifestare pacificamente contro la Cina e per chiedere la scarcerazione degli attivisti incarcerati nei mesi precedenti. Tuttavia, i manifestanti furono dispersi senza problemi dalle forze dell'ordine.

La manifestazione del 10 maggio

 
La polizia è dovuta intervenire per bloccare le proteste. In foto, le forze dell'ordine al centro commerciale Plaza Hollywood, 9 maggio 2020

La seconda manifestazione di portata rilevante c'è stata nel corso della giornata di ieri, 10 maggio, quando i manifestanti hanno occupato decine di centri commerciali. Le proteste, al contrario della volta precedente, sono state meno pacifiche: per questo, la polizia è dovuta intervenire in tenuta antisommossa, effettuando multe per le violazioni delle norme di sicurezza anti-covid e arrestando tre manifestanti.

Durante il pomeriggio, la protesta si è spostata nel quartiere commerciale di Mong Kok, dove i manifestanti hanno dato fuoco ai cassonetti della spazzatura. Le forze dell'ordine sono intervenute con spray urticanti e manganelli. In totale, sono state arrestate 250 persone, incluso un funzionario eletto democratico.

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