Roma: pubblicata relazione preliminare di ARPA sulla moria di pesci nel Tevere: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Biondo Tevere.jpg|miniatura|destra|Il Tevere a Roma tra [[w:Ponte Giacomo Matteotti|ponte Giacomo Matteotti]] e [[w:Ponte del Risorgimento|ponte del Risorgimento]].]]
 
Nella giornata del 1°º settembre l'[[w:Agenzia regionale per la protezione ambientale|Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio]] (ARPA Lazio) ha pubblicato una relazione preliminare in merito al fenomeno della moria dei pesci nel [[w:Tevere|Tevere]] a [[w:Roma|Roma]], le cui prime segnalazioni sono state effettuate il 26 agosto 2021. Le verifiche si sono svolte con la collaborazione della Squadra fluviale della [[w:Polizia di Stato|Polizia di Stato]] della Questura di Roma e del Reparto tutela fluviale del [[w:Corpo di polizia locale di Roma Capitale|Corpo di polizia locale di Roma Capitale]] e si sono concentrate nel tratto di fiume compreso tra la diga di Castel Giubileo e il ponte della Musica; esemplari di pesci morti sono stati individuati all'altezza di ponte Milvio anche se ne è stata segnalata la presenza fino a ponte Guglielmo Marconi. I tecnici ARPA hanno prelevato campioni d'acqua e carcasse, queste ultime prese in carico dall'Azienda sanitaria locale.
 
I dati raccolti non forniscono evidenze di particolari criticità e i valori riscontrati sono bene o male in linea con quelli normalmente raccolti durante le attività di monitoraggio del fiume. ARPA evidenzia, tuttavia, come l'evento in questione sia avvenuto nell'arco delle 48 ore successive ad un evento di forti precipitazioni precedute da un lungo periodo di siccità e relativa magra della portata del fiume. Le morie segnalate nel corso dell'anno precedente (30-31 maggio e 4-5 luglio 2020) erano anch'esse avvenute nello stesso arco di tempo. L'Agenzia ipotizza quindi che le forti precipitazioni abbiano convogliato nel fiume una notevole quantità di sostanza organica proveniente da terreni, fossi di scolo e tributari minori e che la degradazione di questa sostanza abbia potuto generare una forte sottrazione di ossigeno disciolto nell'acqua e causando quindi l'anossia dei pesci.