Giornalista egiziano intervista uomo gay: condannato a un anno di lavori forzati: differenze tra le versioni

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Il giornalista e presentatore televisivo Mohamed al-Ghiety è stato condannato alla pena di un anno di reclusione e lavori forzati per aver intervistato un uomo gay sull'emittente privata Ltc Tv. È anche stato multato di 3,000 sterline egiziane (pari a 147 Euro) con l'accusa di aver "promosso l'omosessualità".
 
L'omosessualità non è esplicitamente criminalizzata della Legge penale egiziana ma, nonostante ciò, le autorità perseguitano comunque i membri della comunità LGBT facendo leva sulla Legge sulla prostituzione del 1961, che condanna la "dissolutezza abituale".
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Agli omosessuali è vietato comparire su qualsiasi media dal 22 settembre 2017, quando durante un concerto dei Mashrou' Leila, la popolare rock band libanese, svoltosi a Il Cairo venne sventolata la bandiera arcobaleno. In quell'occasione vennero arrestate 33 persone e il Consiglio supremo per la regolamentazione dei media dispose il bando dell'omosessualità per ragioni religiose.
 
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== Fonti ==