Contaminazione di ITX nel latte per bambini Nestlé e Milupa 2005: differenze tra le versioni

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La Nestlé si scusa e fa sapere che «in base alle dichiarazioni del fornitore delle confezioni e a un'analisi rigorosa effettuata sui dati disponibili da enti indipendenti, non si ritiene che la presenza di ITX rilevata nei prodotti analizzati costituisca un rischio per la salute», fatto sta che il prodotto è stato ritirato e sostituito. Il ministro dell'agricoltura, [[w:Giovanni Alemanno|Giovanni Alemanno]], ribatte trovando «incredibile che soggetti particolarmente indifesi, come i bambini, siano sottoposti a rischi tanto grandi su un prodotto così diffuso come il latte. Oltre a proseguire i controlli, bisognerà accertare subito quali danni possa causare, se usato per un tempo prolungato, il composto chimico che ha contaminato il latte e intervenire con le cure appropriate». D'accordo col ministro la Coldiretti che denuncia che «con un aumento di prezzo fino a 16 volte nel passaggio dalla stalla al biberon è particolarmente grave che vi siano dubbi sulla qualità finale del latte messo in vendita; un litro di latte che alla stalla viene pagato 0,33 euro viene a costare fino a 5,5 euro nel biberon». Pure Greenpeace trova «scandaloso che si sia dovuti arrivare a un intervento di un corpo di polizia per bloccare un prodotto che potrebbe far male ai bambini».
 
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== Fonti ==