Hertz fallisce in Nord America: differenze tra le versioni

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La pandemia di COVID-19 miete vittime anche economicamente: l'azienda statunitense di autonoleggi [[w:The Hertz Corporation|Hertz]] ha presentato istanza di fallimento in America settentrionale (Stati Uniti e Canada) in seguito al drastico calo di vendite dovuto proprio alla pandemia e alle conseguenti misure restrittive adottate dai rispettivi paesi. Tale misura, almeno per il momento, non avrà ripercussioni dirette sulle filiali europee della compagnia.
 
Nel dettaglio l'azienda si è appellata al [[w:Chapter 11|Capitolo 11]] (Chapter 11) della legge fallimentare statunitense, mettendosi in amministrazione controllata con la possibilità di continuare le proprie operazioni nella speranza di sanare il debito ''monstre'', che secondo il ''Corriere della Sera'' ammontaammontava a 18,7 miliardi di dollari statunitensi (a marzo 2020). Come fa notare ''CNN Business'' tuttavia, non è detta l'ultima parola, infatti l'amministrazione controllata garantisce una possibilità di evitare il fallimento e nel passato tale misura ha permesso a diverse compagnie, come [[w:General_Motors|General Motors]], di tornare in carreggiata.
 
Hertz, fondata nel 1918, aveva superato praticamente indenne la [[w:Grande depressione|Grande depressione]] e la [[w:Seconda guerra mondiale|Seconda guerra mondiale]] nonché svariate crisi del prezzo del petrolio. NonostanteAnche se non siasi latratta della prima azienda ad appellarsi a tale istanza, è certamente la prima "vittima" di altroalto profilo del COVID-19.
 
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