La Grecia ratifica l'accordo bilaterale per il cambio del nome della Repubblica di Macedonia in Repubblica della Macedonia settentrionale: differenze tra le versioni

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Dopo la Macedonia, anche la Grecia ratifica l'accordo bilaterale sottoscritto il 12 giugno 2018 dal primo ministro greco [[w:Alexīs Tsipras|Alexīs Tsipras]] e il primo ministro macedone [[w:Zoran Zaev|Zoran Zaev]] per cambiare il nome dello Stato macedone in “Repubblica della Macedonia settentrionale”.
 
[[Il Parlamento macedone approva: nuovo nome sarà Macedonia settentrionale|L'11 gennaio socrsoscorso il parlamento macedone aveva approvato una legge costituzionale per cambiare ufficialmente il nome in “Repubblica della Macedonia settentrionale”]], ma l'entrata in vigore della modifica era subordinata alla ratifica da parte del Parlamento ellenico del trattato bilaterale di giugno, cosa avvenuta oggi grazie al voto favorevole di 153 deputati su 300, con 146 contrari e un astenuto.
 
Il partito [[w:Nea Dimokratia|Nea Dimokratia]] ha votato contro l'accordo sostenendo che il toponimo Macedonia appartiene esclusivamente alla storia ed alla cultura greca. Prima del voto, v'erano state delle proteste in [[w:Piazza Syntagma|piazza Syntagma]] da parte delle forze di destra, sfociate anche in tafferugli eed episodi di vandalismo e violenza, comunque controllati e contenuti dalla forza pubblica.
 
[[File:Hellenic_Parliament-MPs_swearing_in.png|thumb|right|300px||Il [[w:parlamento ellenico|Parlamento ellenico]] (repertorio).]]
Il ''leader'' del partito dei Greci indipendenti (ANEL), [[w:Panos Kammenos|Panos Kammenos]], l'11 gennaio 2019 aveva provato a creare una crisi interna alla maggiornazamaggioranza di annunciatoannunciando le dimissioni daldall'incarico di ministro della Difesa, dichiarando inaccettabile la ratifica del trattato greco-macedone. Tuttavia gli altri membri del partito non lo hanno seguito ed hannnohanno sostenuto l'azione del Governo Tsipras, il quale aveva anche richiesto e ottenuto anche la fiducia del Parlamento.
 
L'accordo tra i due Stati dovrebbe porre fine a una controversia tra i due Paesi sorta nel 1991, quando la Macedonia dichiarò la sua indipendenza dalla Jugoslavia scegliendo il nome “Repubblica di Macedonia”. Nome che suscitò forti critiche da parte dei cittadini greci, che accusarono i macedoni di essersi appropriati dell'identità culturale e storica appartenente alla confinante Regione della Macedonia, entità amministrativa greca. Nel 1993 l'ONU subordinò l'ingresso della Macedonia nell'organizzazione alla condizione che il suo nome ufficiale fosse “''Former Yugoslav Republic of Macedonia''” (FYROM).