Antitrust sanziona Apple e Samsung: differenze tra le versioni

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Queste le accuse mosse dall’[[w:Autorità garante della concorrenza e del mercato|AGCM]], la quale “ha accertato che le società del gruppo Apple e del gruppo Samsung hanno realizzato pratiche commerciali scorrette in violazione degli artt. 20, 21, 22 e 24 del [[w:Codice del Consumo|Codice del Consumo]] in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni”, come si può leggere nel Comunicato Stampa ufficiale.
Si tratta principalmente di [[w:Obsolescenza programmata|obsolescenza programmata]], processo “attivato” dai produttori di beni tecnologici, i quali con particolari accorgimenti hardware o come in questo caso software, inducono i propri prodotti a '''presentare rallentamenti''' o '''malfunzionamenti generici''', così da condurre i malcapitati utenti ad un nuovo acquisto.
Secondo l’AGCM, Samsung ha condotto insistentemente questa pratica dal maggio 2016, prendendo come bersaglio tutti i proprietari del modello Note 4, introdotto sul mercato nel settembre 2014. Agli utenti sarebbe stato presentato '''l’aggiornamento software''' per la versione [[w:Android|Android]] Marshmallow senza però essere stati informati del fatto che questo avrebbe causato dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware. Inoltre la società, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, avrebbe anche richiesto ai proprietari di Note 4 un elevato costo per la riparazione.
Ad Apple invece, il Garante contesta due violazioni del Codice del Consumo. La prima, messa in atto dal settembre 2016 nei confronti di tutti i proprietari dei modelli Iphone 6, inclusi i 6s, ai quali sarebbe stato presentato un aggiornamento di [[w:iOS|iOS]] sviluppato per Iphone 7. Apple però, non avrebbe avvertito che il nuovo iOS 10 avrebbe causato agli Iphone 6 e 6s problemi alla batteria, in quanto risultava consumare più energia della precedente versione, e inconvenienti quali spegnimenti improvvisi. Apple inoltre, con un successivo aggiornamento di febbraio 2017 volto a risolvere tali problematiche, non avrebbe informato gli utenti della possibilità che l’update avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi. La seconda violazione invece, legata all’articolo 20 del Codice del Consumo, accusa Apple di non aver fornito fino al dicembre 2017, adeguate informazioni relative alle batterie a litio, quali vita media, deteriorabilità ed eventuali procedure di verifica e sostituzione delle stesse.