Lo strabismo avrebbe aiutato Leonardo da Vinci nella sua arte: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 2:
[[File:Leonardo da Vinci or Boltraffio (attrib) Salvator Mundi circa 1500.jpg|thumb|400px|Leonardo da Vinci - Salvatur Mundi|alt=Leonardo da Vinci or Boltraffio (attrib) Salvator Mundi circa 1500.jpg]]
La brillante figura di [[w:Leonardo da Vinci|Leonardo da Vinci]] viene studiata continuamente da scienziati di ogni tipo, in quanto immagine di un uomo di incredibile ingegno e talento in moltissime discipline. Dalla medicina all’architettura, passando per l’ingegneria e la scultura, era capace di eccellere in ciascuna di esse.
Un piccolo segreto però, potrebbe aver aiutato Leonardo da Vinci a diventare un maestro della profondità. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Ophthalmology dal neuroscienziato ''Christopher W. Tyler'' della ''City University'' di Londra, Leonardo da Vinci sarebbe stato affetto da exotropia intermittente, ovvero una particolare forma di strabismo, che avrebbe facilitato la “conversione” tra figure 3D a figure 2D da rappresentare.
Riga 15:
== Altri artisti con disturbi oculari ==
Leonardo da Vinci tuttavia, non sarebbe stato l’unico artista a soffrire di qualche tipo di problema agli occhi
Un esempio su tutti è il pittore impressionista francese '''Claude Monet''', al quale fu diagnosticata una cataratta bilaterale che comporta tra le altre cose, un ingiallimento e oscuramento dei colori percepiti. Monet riuscì, sebbene con grande difficoltà nonostante la malattia, a reinterpretare i soggetti delle sue opere dando loro una nuova vita, caratteristica che rende le sue opere, sempre capaci di suscitare emozioni diverse.
|