RCS: OPAS di Cairo supera l'OPA di Bonomi: differenze tra le versioni

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Venerdì 15 luglio è scaduto il termine per aderire ad una delle due offerte per il controllo di [[w:RCS|RCS]] (gruppo che controlla tra l'altro il [[w:Corriere della Sera|Corriere della Sera]]) presentate una da [[w:Urbano Cairo|Urbano Cairo]] e l'altra dalla cordata di Alessandro Bonomi (con partecipanti [[w:Diego della Valle|Diego della Valle]], Pirelli, Mediobanca e Unipol, cioè i soci storici di RCS con l'esclusione della famiglia Agnelli).
 
L'offerta di Cairo si trattava diera un'OPAS, in cui per ogni azione RCS data si otteneva in cambio una percentuale di azione di Cairo Communications (18%) e {{TA|0,25 €}} in contanti. L'offerta di Bonomi invece era un'[[w:Offerta pubblica di acquisto|OPA]]: per ogni azione RCS data si otteneva in cambio {{TA|1,00 €}} in contanti. Entrambi i concorrenti hanno dovuto aumentare la loro offerta iniziale, su suggerimento di potenziali investitori. Cairo non aveva previsto la parte in contanti mentre Bonomi aveva proposto solo {{TA|0,80 €}} per azione.
 
I dati provvisori, saranno confermati lunedì 28 luglio, danno a Cairo il 48,82%, mentre a Bonomi il 37,7% del capitale RCS.
 
 
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[[Categoria:Europa]]