Discussione:Un nuovo ostacolo per i giovani avvocati: differenze tra le versioni

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Più che altro sta dando l'impressione di essere concentrato sul propagandare con ogni mezzo il suo pensiero/blog.
Tornando alla "notizia", non c'è nessun conflitto generazionale nella legge in questione, tant'è vero che la norma riguarda professionisti di tutte le età, i quali sinora avevano evaso (legalmente) gli obblighi contributivi, e semmai tale evasione è stata crescente con l'età; il vero conflitto è quello tra liberi professionisti a tempo pieno, che vivono di un solo lavoro, ed impiegati INPS che esercitano la libera professione nel tempo libero, oppure avvocati che non si capisce come facciano a guadagnare meno dei COLF. Il contributo minimo serve per finanziare la pensione minima, tanto più quanto si accetta il punto di vista contributivo della Fornero (nel 99% del resto del mondo si applica il retributivo a ripartizione, che solo poche casse coraggiose come Cassa Forense ed ENPAM hanno cercato di difendere). Dev'essere legato laalla pensione che si riceverà, non al reddito che si sta percependo, ed i giovani che dovranno regolarizzare la loro posizione hanno uno sconto del'78% per 6-8 anni, "regalato" loro dagli iscritti a tempo pieno. Se questo contributo minimo lo può pagare chi ha un solo reddito, e non ha coperture di altro tipo, a fortiori lo può pagare chi ha doppio stipendio e diversi vantaggi, tra l'altro pagati dai primi con le proprie imposte.
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