Discussione:Un nuovo ostacolo per i giovani avvocati: differenze tra le versioni

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La notizia "vera" che avrebbe dovuto essere data, è che tutti gli iscritti ad altra forma previdenziale, in particolare INPS, se sono nelle condizioni di svolgere la libera professione, devono contribuire alla Cassa Forense, alla stregua dei loro colleghi che invece non hanno alcuna altra copertura previdenziale e nessuna altra forma di reddito da lavoro dipendente.
 
Quindi innanzitutto non c'è nessun conflitto generazionale, perché la norma riguarda persone di qualsiasi età, e semmai è volta a tutelare il lavoro dei liberi professionisti. In secondo luogo, non si capisce per quale motivo i liberi professionisti a tempo pieno debbano essere penalizzati 3 volte:
1) perché non hanno le coperture reddituali, previdenziali ed assistenziali di questi 40.000, quindi in particolare non hanno 13-esima, TFR, buoni pasto, ferie, copertura per malattia, ecc.;
2) perché subiscono a volte concorrenza sleale, essendo chiaro che se un avvocato svolge attività in ufficio comunale o statale fino alle 14, viene a contatto con del pubblico col quale può più facilmente instaurare dei rapporti professionali privatamente.;
3) perché pagherebbero più contributi a parità di trattamento minimo.
 
E' il buon senso innanzitutto a suggerire / imporre che gli avvocati debbano esercitare la professione senza favoritismi verso chi è già favorito di suo (non per colpa sua, ovviamente).
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